Un keynote di apertura dedicato allo storytelling? Insolito, ma non troppo. La scelta di orientare quello che da sempre rappresenta l’evento clou del primo giorno di fiera alla creazione dei contenuti, e non contenuti qualsiasi ma di natura sociale, ci dice molto sulla rilevanza del tema creativo per il mondo dell’integrazione di sistemi riunito a Barcellona.
“La prima donna speaker in un keynote di ISE, nell’edizione più grande e partecipata di sempre”. Con orgoglio il managing director di ISE Mike Blackman accoglie le tante persone in platea e introduce Sharmeen Obaid-Chinoy. “Seeing through the eyes of others: redefining the art of storytelling”, questo il titolo dell’intervento della pluripremiata autrice e regista pakistana, parla proprio di connessione tecnologica e mentale, di storie che vanno raccontate e di impatto sociale dell’arte sull’esperienza e sulle decisioni umane.
“Anche nei momenti più bui ho visto umanità e speranza nell’arte audiovisiva – racconta -. Davvero un film può cambiare il vissuto delle persone, soprattutto in tema di diritti umani e di crescita sostenibile in alcuni paesi? La risposta è sì, l’ho vissuto personalmente nella mia presenza al fianco delle donne pakistane, e non solo, e della loro lotta per la libertà. I governanti possono arrivare cambiare leggi ingiuste grazie al sentire comune generato da un cortometraggio”.
Il potere dello storytelling
Conosciuta soprattutto per i documentari “Saving face” e “A girl in the river: the price of forgiveness”, Obaid-Chinoy è la prima regista pakistana a vincere un Oscar, nonché la prima professionista donna al mondo a ottenere due statuette all’età di 37 anni. Sul palco di Barcellona, in un intervento che posso definire tra i più coinvolgenti in tanti anni di assidua frequentazione di ISE, ha approfondito anche il ruolo centrale della tecnologia AV nel plasmare e migliorare l’arte dello storytelling. Condividendo esempi tratti dalla brillante carriera, abbiamo capito insieme a lei come tecnologie e canali differenti possano mettere gli spettatori al centro della storia. “Una storia che conta, un’esperienza personale, emotiva e d’impatto che favorisce l’empatia e guida il cambiamento sociale”, aggiunge la regista.
La carriera della speaker annovera anche la direzione, nel 2022, di due episodi cruciali della serie Ms. Marvel con l’adolescente pakistano-americana Kamala Khan. Nel 2023, l’annuncio che Obaid-Chinoy sarà la prima donna a dirigere un film di Star Wars: la pellicola avrà come protagonista Daisy Ridley e uscirà nel 2026.
La narrazione, che anima la professionalità e la creatività della regista pakistana, è dunque fondamentalmente legata al mercato AV e ne influenza sempre più gli elementi costitutivi. Quasi tutti gli aspetti di questo panorama, infatti, sono guidati dallo storytelling. Basti pensare alle esperienze immersive nelle attrazioni turistiche e nelle mostre, alle campagne pubblicitarie diffuse tramite digital signage. Sharmeen Obaid-Chinoy rappresenta un esempio in più, dal respiro nobile, di come l’arte della narrazione possa ispirare, informare e plasmare il futuro dell’innovazione.