Luxury AV Workshop è il titolo dell’evento organizzato da K-array, Samsung e Trinnov per discutere dell’importanza dell’AV nei mercati del residenziale di alto profilo e dei Superyacht (e non solo).
Ad accoglierci, come sempre quando visitiamo K-array nella sede nel cuore del Mugello, una atmosfera familiare e un clima rilassato. Così come è stato un piacere ritrovare Kris Hogg come relatore. Oggi ricopre il ruolo di Luxury Living European Business manager di Samsung, ma lo abbiamo conosciuto in passato con il ruolo di Chairman di CEDIA. I selezionati ospiti della giornata, che si è svolta lo scorso 27 aprile, erano i rappresentanti di diverse aziende conosciute proprio per la loro vocazione alle soluzioni di altro profilo nello Yachting, nel residenziale e nell’hospitality di lusso.
É stato proprio Kris Hogg ad aprire la giornata, con una serie di riflessioni sulle nuove tecnologie visual di grande formato per questi ambienti, MicroLED in primis, seguito poi da Daniele Mochi, Direttore della K-Academy, e dagli esperti di Trinnov circa i temi del processamento audio. L’obiettivo è stato infatti fornire spunti progettuali su come creare una esperienza video e audio di alto livello, per ambienti ricercati e dove appunto le tecnologie non siano un accessorio ma un protagonista e un elemento fondante del design.
La domanda chiave era: cos’è e com’è un luogo di intrattenimento di alto profilo? Per Kris si tratta di spazi flessibili, utilizzati per vari scopi, dove si può godere una esperienza AV al top e senza compromessi. Quando si pensa alle grandi superfici di visualizzazione spesso si fa l’abbinamento con le sale cinema in dimore private, hotel, ecc. Ma le declinazioni sono molte di più: sale riunioni, ambienti immersivi, retail di lusso, arte e mercato degli NFT, lobby di aziende e di hotel a quattro stelle. Tutte situazioni che possono salire di livello grazie all’introduzione di queste soluzioni, e che permettono, ove si tratti di esercizi commerciali, di mettere a frutto l’investimento con tariffe più alte. Lo schermo può diventare parte integrante del design degli ambienti, riempire intere pareti e creare esperienze nuove, cambiando di fatto l’approccio sia nella progettazione sia nell’esperienza. I clienti di queste soluzioni, ottenibili con moduli microLED componibili tra loro, scalabili e adattabili alla forma e alle misure degli spazi, sono gli “early adopter”, coloro che fanno della tecnologia un vanto, ma anche coloro che ne comprendono il valore – d’immagine e commerciale -, e che di fatto acquisiscono l’esperienza e non i dispositivi audio e video in sé. Un dettaglio che anche i System Integrator o i costruttori non dovrebbero dimenticare nel momento in cui approcciano questi clienti, ha ricordato Kris.
Il secondo intervento, di Daniele Mochi, ha ripreso il testimone da questo stesso concetto: bisogna ricordare che si sta progettando un una esperienza e non un impianto AV, e i suoni infatti hanno un forte impatto, in qualità di elemento che trasporta le emozioni. Le tecnologie K-array sono perfette in abbinamento a grandi schermi componibili, perché permettono di costruire diffusori dalla forma allungata ma molto compatti e sottili, che non interferiscono con il design. L’esperienza dell’azienda nella diffusione sonora professionale è stata trasferita in soluzioni line array miniaturizzate, che basano la propria efficacia su questa conformazione. I diffusori – un modello perfetto per questa applicazione è Vyper, eventualmente Vyper Flood con maggiore dispersione per il posizionamento in orizzontale – possono essere posizionati sopra e sotto i display microLED, e oggetto di opportuno processamento per ottenere l’illusione acustica del suono proveniente non dai lati ma dal centro dello schermo. Da non dimenticare l’apporto dei subwoofer, importanti per trasferire la parte emozionale del contenuto sonoro, e degli amplificatori, elementi intelligenti che possono gestire tuning, equalizzazione, interazione con l’utente e che offrono la possibilità di comunicare con sistemi di automazione, ove presenti, come Crestron, AMX, ecc.
Sul filone del processamento, Trinnov ha sviluppato soluzioni ad hoc per la diffusione sonora che impatta su un uno schermo LED, approfondendo con Samsung gli aspetti di riflessione del suono sulle superfici dei suoi schermi. Interessante anche la possibilità di posizionare virtualmente i diffusori nello spazio, per ottenere la disposizione più adatta che, per ragioni estetiche o legate alla conformazione degli spazi, non è possibile ottenere posizionandoli fisicamente. L’elettronica è infatti ormai capace di intervenire indirettamente sull’acustica di ambienti inadatti alla diffusione sonora o, semplicemente, a un dato tipo di contenuto. La giornata si è conclusa con varie sessioni di visione e ascolto, che hanno reso tangibili gli spunti teorici offerti nella mattina: una vera esperienza di immersività e cura nella qualità cui raramente si ha occasione di assistere. Per i curiosi, c’è stata anche l’opportunità di ascoltare e conoscere meglio la nuova linea KGEAR, figlia dell’esperienza K-array nella qualità sonora ma con un approccio più essenziale, grazie alle spiegazioni di Lorenzo De Poi, Sales & Marketing Manager del nuovo marchio.