L’approccio all’audio da installazione e l’integrazione delle funzionalità di rete MILAN in alcuni prodotti sono stati i temi portanti dell’ISE di d&b audiotechnik, che si conferma marchio d’eccellenza per il mondo live… con uno sguardo ad altre applicazioni
La partecipazione di d&b audiotechnik all’ISE non è mai banale, ed è sempre foriera di interessanti novità. Anzitutto, l’annunciata integrazione della funzionalità di rete MILAN in alcuni prodotti di rilievo, in modo che installatori e clienti abbiano l’opzione di scelta tra Dante e la tecnologia Audio Video Bridging (AVB). Inoltre, una bella demo room ha consentito ai visitatori di assistere a sessioni dimostrative delle più recenti gamme di prodotti dell’azienda, con relatori sia in presenza che in collegamento.
A Barcellona, abbiamo parlato con Alessandro Bertoni, Sales Manager Italy di d&b audiotechnik, che ci ha tracciato un quadro complessivo delle strategie e delle principali novità presentate in fiera.
“Quest’anno” – ha esordito Alessandro – “l’obiettivo era focalizzarci su alcuni elementi peculiari dell’approccio all’installazione di d&b, aspetti che ci differenziano dagli altri costruttori. Prima della pandemia, il 65% del nostro fatturato era fatto dai prodotti per gli eventi live, e solo il 35% era legato all’installazione. In pandemia c’è stato un ribaltamento, ma dal 2022 la parte mobile si è ripresa e siamo tornati più o meno a prima della pandemia. L’obiettivo è parificare, o almeno avvicinare, le due voci di fatturato. Vorremmo anche lanciare dei programmi per autonomizzare maggiormente gli integratori sui progetti di installazione meno impegnativi. Il business dell’installazione dovrebbe diventare più continuo e indipendente.”
C – Pensi che la fama di d&b, che è un’eccellenza nel live, possa essere spesa nelle installazioni con valore aggiunto?
AB – Si tratta di puntare sulle competenze degli integratori per portare avanti le nostre istanze, perché spesso gli utenti finali non conoscono i prodotti, e si limitano a descrivere gli effetti che vogliono creare. Sono i system integrator a proporre brand e prodotti, e chi offre sistemi audio premium, come noi, ha l’esigenza di imporsi come marchio preferenziale. d&b è indubbiamente meno nota nell’installazione rispetto ad altri marchi, ma l’integratore che ci propone in un suo progetto sa che può contare sulla qualità. Stiamo cercando di instaurare una rete di installation partner, a livello territoriale, per avere un gruppo di professionisti che portino avanti convintamente le nostre istanze sul mercato, e poter allo stesso tempo imparare da loro le necessità di questo settore.
C – Cosa puoi dirci sulle novità di prodotto che presentate qui a ISE?
AB – C’è un forte focus sul mondo dell’hospitality e della ristorazione, è un mercato molto promettente che va sviluppato, il margine di crescita è molto elevato. Anche il mondo degli impianti sportivi sta diventando importante. I nuovi prodotti che presentiamo sono certificati EN-54, e ci permettono di lavorare in termini di ottimizzazione dei costi con sistemi che coprono sia alte prestazioni che messaggi di emergenza. Inoltre, in collaborazione con L Acoustics, stiamo sviluppando un software per la gestione delle reti MILAN.
C – E il cosiddetto “sound immersivo”? Che ruolo gioca nella vostra proposta?
AB – Continua a essere uno degli obiettivi principali di sviluppo della nostra strategia, anche se è un’applicazione molto specifica per i diversi Paesi e mercati. Negli Stati Uniti, per esempio, diverse chiese molto grandi hanno scelto sistemi Soundscape per la loro capacità di creare coinvolgimento. Interessanti anche le applicazioni live itineranti. Il sound immersivo resta uno dei nostri focus principali.