Dalla parità di genere “interna” alla promozione sociale, continuiamo a parlare di tecnologie ed empowerment femminile con due interessanti iniziative promosse nei mesi scorsi sul territorio italiano da aziende internazionali dell’elettronica e dell’AV.
Il primo progetto è di Hauwei e si chiama “Tech by Her – La tecnologia raccontata dalle donne”. Un docu-film frutto del viaggio compiuto attraverso la Regione Campania alla ricerca di storie di innovazione al femminile capaci di ispirare le nuove generazioni a intraprendere carriere STEM. Alla sua seconda edizione, il programma globale ha individuato localmente la necessità di integrare due aspetti chiave: il divario di genere e lo sviluppo del Sud Italia. Il video si basa infatti sulle storie di innovazione di sei donne, provenienti dal mondo imprenditoriale, accademico e istituzionale, che partendo dal loro territorio sono riuscite a emergere puntando su tecnologia e scienza.
“Per incoraggiare bambine e ragazze a perseguire carriere nei numerosi ambiti STEM, che oggi soffrono di una scarsa reperibilità di risorse qualificate, fornire modelli di riferimento positivi, di donne che si sono distinte sfidando barriere di sistema, pregiudizi e condizioni di disparità, è fondamentale”, spiega Fabio Romano, Responsabile per lo Sviluppo dell’Ecosistema Industriale di Huawei Italia. “Per noi la tecnologia riveste un ruolo cruciale nel miglioramento della vita delle persone e, nel caso di Tech by Her, rappresenta un potente strumento di empowerment femminile. Intendiamo portare avanti questo percorso, con il supporto di un ecosistema di partner sempre più ampio, nella convinzione che uno sforzo continuativo possa sortire l’effetto sperato”.
La seconda iniziativa è invece di natura artistica. In occasione del WeWorld Festival, lo scorso maggio, Canon ha infatti contribuito alla realizzazione di due mostre fotografiche incentrate sulle condizioni delle donne in Italia e nel mondo. Per supportare l’evento milanese che, attraverso talk, musica e arte, porta un messaggio di parità e superamento degli stereotipi, l’azienda ha messo a disposizione le proprie tecnologie. Tutti gli scatti, sia per l’esposizione “Dreaming of Zeno” di Annalaura Cattelan, sia per “I Want You to Know” di Gaia Squarci, sono stati realizzati con le soluzioni di stampa grande formato Arizona e Colorado.
“A guidare il nostro operato è il temine giapponese Kyosei, che vuol dire “vivere e lavorare insieme per il bene comune”. Le mostre legano due tematiche che a Canon stanno particolarmente a cuore: il superamento degli stereotipi di genere e la sostenibilità ambientale”, aggiunge Daniela Valterio, Sustainability, Environment & Product Safety Manager di Canon Italia.