Mercoledì 13 settembre InfoComm ha annunciato di aver cambiato il proprio nome in AVIXA, decisione accompagnata da un totale rebranding e da una rinnovata strategia
Un annuncio importante, sia naturalmente per l’associazione stessa, che come segnale del cambiamento del mercato, avvenuto davanti a una platea di 20 giornalisti invitati dai cinque continenti – tra i quali c’eravamo anche noi – a raggiungere InfoComm, anzi ormai AVIXA, nel suo quartier generale di Fairfax, a pochi chilometri da Washington DC.
Durante la conferenza stampa si sono avvicendati David Labuskes, Executive Director e CEO, e Dan Goldstein, Senior VP of Marketing and Communication, che hanno spiegato natura e ragioni di questo vero e proprio cambiamento di pelle. La riflessione si basa sull’evoluzione del nostro mercato, sempre meno legato a singoli prodotti e tecnologie, ma piuttosto all’idea di una soluzione completa, e al valore dell’esperienza ricavata da questa soluzione. “Se crediamo che l’esperienza sia un valore per l’evoluzione del mercato, allora dobbiamo aiutare i nostri associati a realizzare queste esperienze…” ha detto David Labuskes. Non secondario è stato anche il dato desunto dall’ultima edizione della fiera InfoComm dello scorso giugno a Orlando, che ha visto un aumento del 20% di end-user a fronte di un 15% di crescita delle presenze generali. AVIXA, che riunisce nel proprio nome le iniziali di AV, il concetto di “integrated experience” e la A finale che sta per associazione, ribadendo così la sua mission di aggregatore, intende con questo cambiamento dare voce a un mercato ormai in evoluzione, e che quindi necessita di nuovi strumenti.
I cambiamenti nella pratica si vedranno meglio nelle prossime settimane, e probabilmente durante ISE, nel frattempo sono stati presentati il nuovo logo e i quattro obiettivi che il nuovo nome riassume: riallineare contenuti e programmi (associativi e formativi), incrementare la consapevolezza del settore, reinventare il modello associativo e l’identità del brand, migliorare il Market Intelligence. Da notare che le fiere di settore organizzate da AVIXA manterranno invece il nome InfoComm: sia per ragioni pratiche (la difficoltà di comunicare un cambio di nome presso gli utenti), che teoriche, ovvero probabilmente dissociare l’identità tra associazione e fiere, lasciando la prima più libera sul versante della formazione e delle attività anche al di fuori dalle fiere.
Dopo la conferenza stampa hanno avuto luogo due sessioni di domande e risposte con diversi “Member” della neonata AVIXA; molti gli interrogativi, da quelli pratici (gli associati InfoComm cosa devono fare per passare ad AVIXA; risposta: il passaggio è automatico), a quelli filosofici (perché non affiancare AVIXA a InfoComm? Risposta: perché il mercato è un unico mercato anche con gli end user professionali). Ma è stato Labuskes a offrire la risposta più esauriente a tutte le domande: AVIXA vuole comunicare la possibilità dell’AV e della fantastica esperienza collegata a queste tecnologie, in maniera innovativa, e in modo da distribuire valore al mercato e all’associazione. Tuttavia L’associazione non dimentica i sui 80 anni di storia, e la sua mission aggregativa, anche se il gruppo a cui da voce oggi è un gruppo differente.
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