Sono sempre di più le applicazioni per l’Intelligenza Artificiale: quanti più sono gli scenari possibili e tanto più è evidente che la chiave per un suo efficace utilizzo è la competenza degli utilizzatori, possibilmente accompagnata da un allenato senso critico
Gli studi sulle applicazioni dell’IA si moltiplicano, di pari passo con le possibili applicazioni: l’ultima giunta in redazione evidenzia un aumento della produttività aziendale collegata all’uso della Computer Vision. Ne avete giù sentito parlare?
La Computer Vision è un campo dell’informatica e dell’ingegneria che si occupa della creazione di sistemi in grado di interpretare e comprendere il contenuto delle immagini o dei video digitali, è un po’ come l’Occhio dell’IA. L’obiettivo principale è emulare la capacità umana di vedere e comprendere il mondo visivo. Ciò significa che i sistemi di computer vision possono essere addestrati per riconoscere oggetti, persone, azioni, movimenti, scene e molto altro nelle immagini o nei video.
Alcuni esempi di applicazioni della computer vision includono il riconoscimento facciale, il rilevamento di oggetti in tempo reale, la navigazione autonoma di veicoli, l’analisi medica delle immagini diagnostiche, la sorveglianza video, la realtà aumentata ecc.. Ma anche attività pratiche come le riparazioni e la manutenzione, il monitoraggio della linea di produzione e il controllo qualità, che superano di poco l’uso in materia di sicurezza, salute e protezione. Non mancano le applicazioni nella logistica e nella supply chain, insieme alla mappatura di proiezione in tempo reale e al monitoraggio delle persone, a dimostrazione di quanto ampia sia la gamma di casi d’uso rilevanti per questa tecnologia.
La ricerca indipendente, condotta da Opinion Matters e commissionata da Panasonic Connect Europe, ha intervistato 300 responsabili senior della trasformazione digitale e dell’implementazione di AI/computer vision, che lavorano in aziende con un fatturato annuo di oltre 50 milioni di euro in Germania e nel Regno Unito. Più di un terzo degli intervistati (37%) ha già implementato una soluzione e ne sta riscontrando i benefici. Un ulteriore terzo (34%) è in fase di pianificazione o nel processo di implementazione della tecnologia. Tuttavia, nonostante i benefici in prospettiva, le competenze e le preoccupazioni etiche sono tra i principali ostacoli all’implementazione della Computer Vision: la mancanza di supporto specialistico esterno e le competenze tecniche interne rappresentano i maggiori vincoli, con il 37% e il 33% rispettivamente.
Quindi come emerge sempre più chiaramente dal dibattito sul tema della società intellettuale, il tema principale all’interno dell’IA è sempre quello della sua corretta comprensione e gestione da parte dell’essere umano. Diremmo, sempre e ancora dal punto di vista degli umani, cogito ergo sum.
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