I problemi della supply chain e le tensioni geopolitiche non frenano l’interconnessione tra aziende, partner ed ecosistemi nell’ottica di aumentare e migliorare i servizi digitali. Anzi, chi investe strategicamente acquisisce valore e competitività.
Le aziende più connesse all’ecosistema – ovvero quelle realtà che si collegano direttamente con i partner per fornire i propri servizi digitali – sono in costante aumento e alimentano la crescita della larghezza di banda di interconnessione e di servizi innovativi. Lo dice il Global Interconnection Index (GXI) 2023 di Equinix, che misura ogni anno i dati mondiali dell’interconnessione e il suo crescente impatto sulla digitalizzazione.
“Quando parliamo di interconnessione – spiega Emmanuel Becker, managing director di Equinix Italia -, ci riferiamo a uno scambio di traffico diretto e privato tra due o più parti attraverso una carrier-neutral colocation in un data center. Il GXI è una bussola per capire come le aziende stanno utilizzando la larghezza di banda e la loro infrastruttura distribuita per modellare e scalare l’economia digitale globale”. Nel complesso, le aziende “leader” della trasformazione digitale risultano particolarmente concentrate sul cambiamento del settore, mentre sono proprio queste pressioni a travolgere i ritardatari. Basti pensare che il numero di aziende al top della digitalizzazione è aumentato del 30% rispetto alla precedente rilevazione, nonostante le criticità economiche e logistiche del momento.
Una sfida aperta a tutti
Per provare a immaginare concretamente cosa significhi tutto questo, ecco qualche numero: la larghezza di banda di interconnessione globale supererà i 27.762 terabit al secondo (Tbps) entro il 2025, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) quinquennale del 40%. Un dato sufficiente a supportare oltre 50 milioni di auto autonome che scambiano oltre 2000 terabyte (TB) di dati all’anno. Geograficamente parlando, l’implementazione di infrastrutture digitali nell’area EMEA è superiore del 20-30% rispetto alle altre regioni, dimostrando un particolare focus sull’hybrid deployment. Londra è la capitale dell’interconnessione, nonché la metropoli con la crescita più rapida. Insieme a Parigi registra anche la maggiore percentuale di connessioni a partner commerciali, mentre Amsterdam mostra una crescita significativa di Hyperscaler.
L’Italia al momento non entra in classifica, ma la tendenza è tracciata. In un contesto dinamico e talvolta problematico come quello odierno, infatti, tante aziende si stanno trasformando in digital provider: questo richiede un’infrastruttura nuova e sostenibile, capace di sfruttare gli ecosistemi per offrire esperienze senza soluzione di continuità.