Un processore audio immersivo TiMax SoundHub è stato recentemente utilizzato per aggiungere la dimensione spaziale a un’installazione artistica commissionata dall’Asia Culture Center di Gwangju, in Corea.
Nel mondo, spuntano in continuazione interessanti applicazioni della tecnologia all’arte, e viceversa. Arrivano dalla Corea le fascinose immagini di un’installazione realizzata dallo studio Kimchi and Chips, che ha chiesto a Junghoon Pi, professore di musica e sound design al Seoul Institute of the Arts, di collaborare alla terza edizione della serie Light Barrier. Influenzata da pittori impressionisti che si sono ispirati all’introduzione della fotografia in pittura, l’installazione consente alle immagini di emergere dalla tela, creando dipinti al di fuori della prospettiva. Quello che è stato creato, insomma, è un paesaggio sonoro avvolgente, distribuito da una matrice audio spaziale dinamica TiMax SoundHub a 16 canali.
L’installazione utilizza un apparato speculare multi-segmento per dividere i fasci di otto videoproiettori in 630 elementi di proiezione individuali, che a loro volta creano un totale di 16 milioni di pixel, misurati e calibrati. Ogni specchio crea un gruppo di fasci di luce che collaborano per formare immagini animate a mezz’aria in uno spazio pesantemente velato da giochi di fumo. Quaranta canali audio supportano la sequenza di sei minuti, che impiega il motivo del cerchio per viaggiare attraverso i temi della nascita, della morte e della rinascita, mirando nientemeno che a spostare il pubblico in una nuova percezione dell’esistenza. Un totale di venti diffusori full range sono gestiti dalla matrice TiMax, con sorgenti alimentate da un desk SSL Live L300.
Con TiMax, dunque, il professor Pi è stato in grado di creare più oggetti audio spaziali e di utilizzarli per il rendering dinamico di strati sonori tridimensionali. Le sequenze Cue sono state lanciate da trigger MIDI e sono state miscelate tra gruppi di altoparlanti specifici all’interno dell’array.
“TiMax” – ha detto il professore – “era perfetto per spostare i suoni da una zona a un’altra. Ho iniziato ad utilizzare i prodotti TiMax da quando Scott Lehrer, sound designer statunitense, me li ha presentati in un seminario a Seoul. Kimchi and Chips Light Barrier è stata l’occasione perfetta per sfruttare di nuovo le potenzialità di TiMax.”
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