Con un evento gratuito, realizzato in collaborazione con Absen e con il suo distributore italiano Prase Media Technologies, STS Communication ha lanciato la sua nuova sfida commerciale e tecnologica: la Virtual Production, in un set interamente composto da ledwall
STS Communication ha recentemente organizzato, presso i suoi studi di Bresso, alle porte di Milano, una due-giorni gratuita di approfondimento e demo dedicati alla virtual set production, con un set allestito grazie a ledwall in combinazione con vari oggetti di scena, allo scopo di costruire ambientazioni efficaci e virtuali per tutti i tipi di ripresa cine-televisiva. Partner tecnici dell’evento sono stati Absen, in qualità di produttore LED, e il suo distributore italiano Prase Media Technologies. Il programma delle giornate ha previsto sia esposizioni teoriche che demo pratiche, a cura di esperti Absen e Prase e di personale di STS, il tutto allo scopo di illustrare ai professionisti intervenuti come come funziona e come si realizza una produzione utilizzando un set virtuale, e quali sono le differenze tra la tecnologia ledwall “normale” e quella applicata alla Virtual Production. Noi abbiamo potuto parlare con Valerio Piccinin, LED Display System Video Project Consultant di Prase, e con Alberto Azzola, Direttore Generale di STS Communication, che ci hanno dipinto un quadro completo dell’evento e della precisa scelta tecnologica e commerciale compiuta da STS.
“Quello che abbiamo cercato di fare con STS” – ha esordito Valerio Piccicin – “è stato far partecipi tutti gli operatori del settore di cosa si può fare con questa tecnologia. Non si tratta solo della scelta del ledwall, ma di tutti i mezzi che concorrono a produrre il risultato finale: software, telecamere, server per gestire le immagini e camera tracking. Noi come Prase e come Absen proponiamo un prodotto che non è un LED tradizionale ma un LED specifico, con caratteristiche che permettono di realizzare produzioni di grande qualità.”
Ma quando è nata in STS l’idea di investire su questa tecnologia e su questa nuova branca commerciale? Alberto Azzola risponde con sicurezza: “Ho spinto decisamente in questa direzione nel pieno del periodo covid. La volontà era quella di allestire uno studio per lo streaming che fosse diverso da quelli che molti stavano creando. Ci siamo ispirati nientemeno che al cinema americano! Gli sfondi in ledwall offrono di più rispetto al tradizionale green screen, sia per qualità che per costi. Èun mondo in continua evoluzione, e noi investiamo sullo sviluppo e sui nuovi prodotti.”
Una tecnologia pionieristica, dunque, che è destinata a soppiantare il tradizionale green (o blue) screen? Secondo Valerio Piccinin, “al momento le due tecnologie sono alla pari, e procedono affiancate, ma credo che pian piano il ledwall avrà la meglio, perché permette di risparmiare sulla post produzione. Una volta effettuate le riprese, il gioco è fatto, non serve altro. Inoltrre, è una tecnologia che permette di avere tutto sotto controllo in una location interna, con la possibilità di girare a prescindere dalle condizioni meteo o ambientali, ricreando la realtà che serve in quel momento e per quella specifica produzione.”
Conclude Alberto Azzola: “STS è nata come service, ma oggi si propone sul mercato come full production company, in grado di supportare agenzie, produzioni, eccetera. Le previsioni di crescita per la Virtual Production sono importanti, Netflix e Amazon producono già con questo tipo di tecnologia, e vorremmo portarli anche qui in Italia.”