Alla scultura di luce “Icona di Donna”, opera simbolo del progetto Fashion Research Italy, si affianca il Modulo in Immersive Storytelling for Fashion, tenuto da Andrea Gion
“Icona di Donna”, la scultura di luce che evoca lo scintillio dei diamanti, ottenuto grazie ai 21.120 LED che la compongono, racconta in chiave creativa il patrimonio archivistico di oltre 30.000 disegni di textile design raccolti all’interno del Fondo Renzo Brandone. Inoltre l’opera, che supera i dieci metri di altezza ed è tra le più grandi sculture LED a figura umana al mondo, veicola valori e mission della Fondazione FRI (Fashion Research Italy), nata per celebrare la moda e l’innovazione Made in Italy in un’ottica formativa e aggregativa.
Un tributo alla femminilità e al forte legame che unisce la donna e la moda, concetto universale che annulla ogni barriera culturale e linguistica. “Icona di Donna” è sia opera d’arte che innovativo strumento di marketing, installazione luminosa che “umanizza” un pensiero trasformandosi in manifesto visivo, in esperienza sensoriale ed emozionale.
Ulteriore novità firmata Senso, il Modulo in Immersive Storytelling for Fashion, tenuto dall’ambassador e academy trainer di Senso Immersive Andrea Gion, esperto in architettura immersiva e già docente allo IUAV di Venezia e presso le Università di Padova e Ferrara.
Immersive Storytelling for Fashion si inserisce all’interno del piano di studi del corso di alta formazione architetturale per la moda, in partenza a novembre. Un percorso didattico che nasce con l’obiettivo di formare progettisti in grado di interpretare un brand e mediarlo nello spazio architettonico, deputato a rappresentarlo.
A suggello di tutto, le parole del fondatore di Senso Immersive Experience, Mick Odelli: “Siamo entusiasti di poter prendere parte alla mission di Fashion Research Italy, con il nostro contributo. Immersive Storytelling for Fashion esprime la nostra idea di una formazione che sia prima di tutto esperienziale. In cui l’azione integra la teoria, il lavoro si fa di squadra e la comunicazione diventa interazione. Esperienza ma anche e soprattutto creatività. Quella creatività su cui si basano progetti visionari come Icona di Donna e che speriamo stimolerà gli studenti a vedere il mondo e ad immaginare la propria professione, con occhi diversi.”
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