Le impressioni di Simone Madoni, consulente ed esperto del mercato e del broadcasting, al termine del Content Production & Distribution Summit di ISE 2024 – Parte prima
Perché dovrebbe interessarci il new broadcast? Iniziamo da qui, da come il mondo della produzione dei contenuti si avvicini sempre più alla “tradizionale” sfera di competenza dell’AV Pro che ci appartiene. E di quali siano gli attuali orizzonti di queste tecnologie, rese ancora più innovative dalle esperienze evolutive post pandemia e dall’intelligenza artificiale.
Di questo e altro si è parlato a ISE 2024, nello specifico appuntamento del 31 gennaio con il Content Production & Distribution Summit, seguito per Connessioni dall’esperto del settore broadcast Simone Madoni. “Ammetto di essermi avvicinato a questo evento con un pizzico di scetticismo: il titolo impostato sul New Broadcast da un lato mi intimoriva e dall’altro mi incuriosiva. Mi sono presto reso conto che il fulcro di questo concetto sta proprio nell’integrazione tra produzione contenuti e audio video professionale”, spiega il consulente di Connessioni. Si parla, infatti, di produzione di alta qualità e ibridazione tra eventi e studi virtuali, contenuti vivi e fruibili ovunque, su tutti i device e in ogni momento, collaborazione strettissima tra gestione di un contenuto audiovisivo (tipicamente broadcast) e innovazione tecnologica che ne abilita la realizzazione e la trasmissione, con particolare focus sull’IP.
Il summit 2024 ha evidenziato le tecnologie al centro della convergenza tra AV e broadcasting, esplorando come i brand e le emittenti stiano intensificando l’uso di studi virtuali, realtà aumentata, streaming e altri sistemi per liberare tutta la creatività dello storytelling. Con la sicurezza di riuscire a lavorare in modo pratico, efficiente ed economicamente sostenibile. “L’integrazione tra i due mondi è concretamente percepibile nelle soluzioni tecnologica che il mercato sta proponendo, sempre più scalabili e flessibili. Produttori e distributori stanno presentando, anche a ISE, il potere dei workflow integrati”, aggiunge Madoni. Resta certo che il broadcast si configura, anche in questa nuova era, come un sistema di produzione live, e questo aspetto non è cambiato. Deve tuttavia essere considerato come live o streaming di qualità, estremamente evoluto e supportato da tecnologie AV integrate e sofisticate.