Si è tenuta il 12 marzo la conferenza stampa di Giudizio Universale, lo show immersivo dedicato alla storia della Cappella Sistina diretto da Marco Balich.
All’evento hanno preso parte le figure chiave che hanno permesso la realizzazione di questo spettacolo che racchiude tutto il non plus ultra delle tecnologie AV presenti nel mercato. Si sono susseguiti, nell’ordine, gli interventi di Barbara Jatta, direttrice dei musei vaticani, il monsignor Dario E. Viganò, Lulu Helbelk, Pierfrancesco Favino (voce di Michelangelo) e, ovviamente, il regista. Infine, il contributo audiovisivo di Sting, autore della colonna sonora, che non ha potuto presenziare all’evento. Gli artefici dello spettacolo hanno espresso soddisfazione nei confronti di Giudizio Universale, a tutti gli effetti uno show tecnologico con la valenza di un sofisticato documentario che non va a sostituire ma valorizza l’esperienza reale dell’opera di Michelangelo, riducendo il gap che a volte esiste tra opera e spettatore.
Lo show, prodotto da Artainment Worldwide Shows, rappresenta una vera e propria esperienza: la realizzazione tecnica di uno spettacolo simile permette allo spettatore di andare oltre al realismo della visione. Dal canto nostro, possiamo assicurare dire che le aspettative non deludono.
I protagonisti tecnologici di Giudizio Universale
Tra i marchi che hanno partecipato fattivamente alla realizzazione dell’esibizione figurano Bose, Panasonic, Riedel, Osram e Sennheiser.
Panasonic ha schierato trenta proiettori laser ad alta luminosità, attingendo dal meglio della gamma dei prodotti progettati per il settore live show and entertainment. Giudizio Universale replica il successo dei proiettori PT-RZ31K, PT-RZ21K e PT-RZ12K, già mostrato in altre illustri e sfidanti occasioni internazionali, quali – tra le più recenti – le Olimpiadi invernali di Pyeong Chang.
Bose si è occupata della diffusione sonora, come spiegato da Moreno Zampieri, responsabile tecnico di Bose Italia, che ha personalmente seguito la progettazione dell’impianto: “Il nostro obiettivo era creare un’installazione audio perfettamente integrata nelle ambientazioni video ad altissima risoluzione incastonate nella struttura scenografica fissa realizzata per l’auditorium Romano. Ad affiancare il lato visual, composto da 30 videoproiettori laser in 4K, serviva un impianto audio in grado di coinvolgere il pubblico, trasformato in parte integrante del viaggio tridimensionale. L’installazione va oltre il normale surround 5.1: se congeliamo i punti interessati si tratta di un versatile sistema 9.4”. Risultato frutto della sapiente combinazione di cluster ShowMatch, subwoofer SMS118, altoparlanti front fill RMU208 e, nella particolare installazione della volta dell’auditorium, cluster RoomMatch con moduli RM12060.
Sennheiser offre invece agli spettatori provenienti da tutto il mondo la possibilità di assistere allo spettacolo nella propria lingua, grazie all’innovativo sistema di traduzione TourGuide 2020: 500 ricevitori completi di cuffie in grado di lavorare contemporaneamente e di riprodurre dialoghi e voci fuori campo in inglese, cinese, giapponese, francese, tedesco, portoghese, russo e spagnolo. L’innovativo sistema opera in radiofrequenza digitale: i ricevitori captano il segnale audio diffuso nelle 8 lingue disponibili dagli 8 trasmettitori posti in cabina di regia e riproducono la narrazione nella lingua selezionata, immergendo il pubblico internazionale in un’emozionante esperienza multisensoriale senza precedenti.
Osram ha messo a disposizione la tecnologia per l’illuminazione dello spettacolo. I premiati lighting designer Bruno Poet e Rob Halliday hanno introdotto nello show numerosi apparecchi Claypaky e ADB.
Riedel si è occupata infine del sistema intercom che ha consentito a un cast di oltre trenta persone di lavorare per più di tre mesi in tre lingue diverse intendendosi perfettamente.
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