Il successo di un percorso tecnologico studiato per avvicinare i visitatori alle potenzialità della comunicazione digitale nelle parole di Enrico Sgarabottolo, Sales Director TIGI Area di NEC Display Solutions.
Coinvolgere, connettere e impressionare: tre intenzioni diventate realtà nei tre percorsi tecnologici – retail signage, collaboration e grandi ambienti – frutto dell’integrazione delle innovazioni che NEC Display Solutions offre ai professionisti AV. “Partecipiamo a ISE da anni, ma questa è stata la migliore edizione mai registrata, anche in termini di volume – commenta Stefanie Corinth, Senior Vice President Marketing and Business Development di NEC Display Solutions Europe -. Il nostro obiettivo era semplice: mostrare come la tecnologia NEC, attraverso la visualizzazione digitale, consente di ottenere risultati di gran lunga superiori, creando esperienze interattive, immersive e collaborative, che regalano ai partecipanti emozioni reali e durevoli nel tempo”.
Un obiettivo centrato, a giudicare dal numero di professionisti che hanno voluto “sperimentare” l’universo NEC racchiuso nel concept dello spazio espositivo: dal video mapping con proiezioni laser alle soluzioni a LED Direct View per retail signage immersivo; dal nuovo proiettore PH per installazioni fisse 4K ai display di grande formato serie V e P con opzioni integrate Raspberry Pi, fino alle proposte per sale riunioni e conferencing aziendali all-in-one.
Un futuro a tutto LED, retail e collaboration
Connessioni – A circa un mese dalla chiusura di ISE 2018, come è andata la fiera dal punto di vista di NEC?
Enrico Sgarabottolo – Un successo già prima dell’inaugurazione: i livelli grafici, artistici e tecnologici dello spazio non sono passati inosservati, tant’è che NEC ha ricevuto il premio Stand Design Award ISE 2018 per la categoria XL.
C – Il vostro spazio era focalizzato sulle soluzioni.
ES – Il concept dello stand evidenziava che NEC possiede un portfolio in grado di coprire tutte le categorie di soluzioni video. Dal mapping con i proiettori laser 8.000 Lumen al videoproiettore da 35.000 Lumen e risoluzione 4K reale – tra i pochi sul mercato -, fino all’universo dei LED, mercato dove NEC sta investendo, come testimonia l’acquisizione di S[quadrat]. Non sono poi mancati i monitor di grandi dimensioni della gamma LFD, e le nuove frontiere della collaboration, settore in netta espansione. In ottica di engagement del consumatore nel mondo retail, i visitatori hanno apprezzato l’interazione tra i prodotti in vendita su uno scaffale e la componente tecnologica. Insomma, una proposta che spazia a 360° nell’ambiente video.
C – Quali sono i mercati di riferimento per NEC Italia? E in quali settori invece vorreste essere maggiormente presenti?
ES – Rimangono strategici i mercati “high demanding” come control room, stazioni, aeroporti e transportation in generale, dove si visualizzano informazioni che necessitano tecnologie sicure e affidabili. Ci piacerebbe invece aumentare la market share nella collaboration, raggiungendo anche le aziende medio piccole. NEC si presenta oggi come player di nicchia: offre prodotti superiori agli standard per colorimetria e affidabilità, vanno dunque intercettati clienti che possano e vogliano investire in questo valore aggiunto, come aziende di moda, grafica e design. Un altro ambito strategico è il retail, che affrontiamo forti di nuovi soluzioni entry level 4K, performanti ed esteticamente gradevoli. Un’ultima considerazione riguarda l’educational, dove NEC punta a mantenere la propria posizione, nella videoproiezione e nelle soluzioni LFD, sebbene il mercato italiano abbia intrapreso la strada dei prodotti cinesi, meno costosi e di conseguenza più convenienti per la pubblica amministrazione.
C – Avrete notato tra i visitatori di ISE l’aumento degli end user. NEC riscontra anche nel panorama italiano questa evoluzione del target?
ES – Certamente, abbiamo accolto allo stand moltissimi end user, interessati e tecnicamente preparati. Un risultato frutto di investimenti volti ad accrescere la presenza dei “moltiplicatori”, ovvero i professionisti – non reseller – impegnati come consulenti tecnici nella progettazione per esempio di uffici o di componenti esterne dei palazzi, senza dimenticare che l’innovazione dei LED punta proprio a cambiare le prospettive urbanistiche in ottica Smart City. Vogliamo creare anche in Italia un percorso che mantenga vivo il contatto tra NEC e queste figure, che vanno aggiornate su trend e prodotti. Nel caso invece dei veri e propri end user, non si attuano programmi specifici ma vi sono in azienda persone dedicate a gestire, mantenere e sviluppare le relazioni con i grossi clienti finali.
C – Un cenno ai trend tecnologici che NEC sta sviluppando per il futuro.
ES – Parlerei innanzitutto di LED, in tutte le sue forme. La componentistica elettronica sta vivendo importanti evoluzioni che NEC è pronta a cogliere grazie a un team di ingegneri R&D preparati. Dal lato software ed LFD cerchiamo di aggiornare costantemente i prodotti, e non dimentichiamo inoltre che NEC è pioniera della proiezione laser: attualmente stiamo testando tecnologie in uso già ad alcune aziende del settore. Tuttavia, finché non le riterremo sufficientemente affidabili per i nostri standard di qualità sarà difficile vederle a catalogo. Si attende per esempio una “rivoluzione tecnologica 2.0” per l’OLED, ma solo dopo averne validato le opportunità potremo pensare di installarle in ambienti mission critical.
C – Come giudica la crescente presenza sul mercato di tecnologie di videoproiezione per grandi installazioni? Un aspetto che potrebbe influenzare, o già influenza, i contesti applicativi di dimensioni più ridotte?
ES – Questa evoluzione è già in atto. Tralasciando le accennate complessità del settore education, negli ambienti corporate (meeting room e huddle room) ai videoproiettori medio-piccoli si preferiranno, complice l’abbassamento dei prezzi, soluzioni da 5-6.000 ANSI lumen. In sostanza l’attuale fascia intermedia tra livelli base e professionale diventerà la “normale” entry level. Così come si alzerà l’asticella delle soluzioni pro, sempre più vicine ai 20.000 lumen. Prevedo un fisiologico momento di impasse dovuto al cambio generazionale tra tecnologie: sarebbe infatti sconveniente proporre videoproiettori sopra i 10.000 lumen non laser, per le problematiche legate alla durata e alla sostituzione della lampada, ma è solo questione di tempo. NEC per esempio sta già facendo promozioni su alcuni videoproiettori tradizionali, che non verranno più prodotte in versioni che superino una certa soglia di ANSI lumen.
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