Barcellona sarà dal 2021 la nuova “casa” di Integrated Systems Europe.
Lo show dei record si prepara a cambiare rotta, spostandosi dal RAI di Amsterdam, location che ha visto crescere la manifestazione “must” per il mondo AV e Integrazione di Sistemi, al Gran Via di Barcellona, per l’edizione in programma dal 2 al 5 febbraio 2021. L’annuncio sarebbe dovuto arrivare durante una conferenza stampa su invito per il prossimo 19 luglio, ma una fuga di notizie su un quotidiano spagnolo ne ha decretato l’anticipazione.
Una mossa maturata dal management di ISE dopo una riflessione sul futuro della fiera e probabilmente inevitabile visti i numeri delle ultime edizioni, che già ci avevano dato l’impressione di un polo fieristico ormai “stretto” di fronte al 10% di crescita media anno su anno di espositori e visitatori. Basti pensare alle difficoltà logistiche di ISE 2018, che hanno reso necessario l’allestimento di un padiglione aggiuntivo temporaneo per accogliere i 1.296 espositori provenienti da tutto il mondo… insomma, se questo è il trend, lo staff di ISE avrà già all’attivo non pochi grattacapi per l’edizione 2019!
Lo stesso Managing Director Mike Blackman conferma nel comunicato stampa la matrice principalmente logistica della decisione: “Il RAI e la città di Amsterdam si sono rivelati una location fantastica, contribuendo anno dopo anno al successo dello show. Tuttavia, il costante aumento delle richieste di partecipazione dalle aziende e dei visitatori ha palesato i limiti fisici dell’area espositiva, che avrebbero potuto frenare la crescita di ISE. Il “trasloco” presso uno dei complessi fieristici più grandi e prestigiosi di Europa, stabilito solo dopo aver ascoltato i pareri delle aziende e del pubblico, ci consentirà di pianificare un ulteriore piano di sviluppo a lungo termine”. Blackman non manca inoltre di sottolineare che le prossime edizioni, 2019 e 2020, saranno comunque focalizzate alla crescita, indipendentemente dall’annuncio.
Dai vertici di AVIXA e CEDIA, le due associazioni globali co-organizzatrici di ISE, ci arrivano altri spunti strategici sul nuovo corso spagnolo dello show. “Il successo no stop di ISE e il suo ruolo determinante nel mercato AV ci imponevano di prendere una decisione prima che fosse troppo tardi – commenta David Labuskes, Ceo di AVIXA -. Ora possiamo lavorare per gestire al meglio ogni eventualità e favorire un approccio sereno a questa transizione”. Tabatha O’Connor, Global President e CEO di CEDIA, spiega la scelta di Barcellona: “Non solo Gran Via è una struttura all’avanguardia, ma la città catalana rappresenta uno dei centri economicamente e culturalmente più vivaci d’Europa. Una location perfetta per una manifestazione e un settore in crescita come il nostro”.
Dopo l’entusiasmo… cosa può significare ISE a Barcellona?
Partendo dai numeri, la Fira de Barcelona – gestita da un consorzio che comprende anche gli organi amministrativi della città e la Camera di Commercio – vanta due poli espositivi, che ospitano ogni anno 140 show internazionali, e 400mila mq distribuiti su 14 padiglioni. Integrated Systems Europe ne occuperà 200mila, su 8 padiglioni, beneficiando di un’architettura funzionale nella logistica e nei servizi, anche grazie alla vicinanza all’aeroporto internazionale di Barcellona.
Tutto questo basterà a “replicare” lo stretto rapporto tra Amsterdam e il pubblico di ISE? È ancora presto per avanzare ipotesi, nel frattempo ci auguriamo che la città catalana sappia accogliere ugualmente bene i visitatori a livello infrastrutturale, dai trasporti (aeroporto in primis) agli hotel e ai ristoranti, e anche sul piano costi, mantenendo prezzi ragionevoli anche in occasione della fiera (frutto di un accordo tra ISE e la municipalità di Amsterdam).
Una seconda riflessione di natura più generale riguarda invece il clima macro economico del Paese: Amsterdam si trova in Olanda, area storicamente benestante e votata al commercio, mentre Barcellona vive una realtà vivace ma completamente diversa. Senza dimenticare che la Spagna si è da poco ripresa dalla crisi economica e che la città catalana vive sulla propria pelle i contrasti politici del separatismo.
Aspettando il 2021, noi “amanti” di ISE speriamo che Barcellona non sarà solamente una nuova location, ma che assuma un ruolo attivo nell’accrescere lo sviluppo della manifestazione e nell’accogliere il suo numeroso pubblico, proprio come hanno fatto il RAI e la capitale olandese.
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