La mostra dedicata al mondo dell’infanzia, e realizzata a Milano in occasione della decima edizione del Triennale Design Museum, vede Canon in qualità di Digital Imaging Partner.
L’idea è quella di un percorso espositivo che ripercorra l’intera storia del design italiano, che Canon da tempo, con diverse iniziative, punta a valorizzare, assieme all’architettura e, più in generale, all’arte. Nell’ambito del progetto IoX (Imaging of Italian Xellence), Canon mette a disposizione di Istituzioni ed Enti museali le sue migliori tecnologie e competenze, allo scopo di illustrare e raccontare le storie di eccellenza italiana.
Il progetto espositivo, introdotto da una “Ouverture” dedicata al design ludico a cura di Stefano Giovannoni, è visitabile dal 1° aprile, e rappresenta un viaggio immersivo nei molti aspetti del design, dalla storia dell’arredo a quella del giocattolo, dalle architetture alla grafica, dall’illustrazione all’animazione, dagli strumenti per la scrittura fino al disegno.
Il supporto di Canon alla mostra si è concretizzato con la messa a disposizione della sua tecnologia di stampa digitale, utilizzata per la realizzazione di parte degli elementi dell’allestimento tra cui, ad esempio, le stampe su teli di vario formato e tipologia, “sagome dei mostri” e le pareti dello spazio “Creativeset”. Inoltre, l’installazione denominata “La Balena”, lo spazio permanente all’interno del Triennale Design Museum realizzato dall’architetto Riccardo Blumer insieme allo studio Blumerandfriends, si è servito della tecnologia di videoproiezione Canon Xeed WUX6010.
D’obbligo un commento da parte di Massimo Macarti, Amministratore Delegato di Canon Italia: “Il design rappresenta una delle più grandi ricchezze italiane, che Canon vuole contribuire a valorizzare, come sta facendo ormai da tempo, mettendo a disposizione tecnologie e competenze. E’ per questo motivo, che siamo particolarmente orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione di questa mostra assieme al Triennale Design Museum. ‘Giro Giro Tondo. Design for Children’, rappresenta un perfetto esempio di come la tecnologia possa rendere ancora più intensa la fruizione dell’arte da parte degli stessi bambini, semplificandola e, al tempo stesso, conservandone la forza e il suo inestimabile valore”.
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