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Michael Biwer, Group Show Director di Messe Frankfurt Exhibition, ha risposto alle nostre domande sull’ultima edizione del Musikmesse e Prolight + Sound, l’evento fieristico dedicato al settore dell’intrattenimento, dello spettacolo e degli eventi live andato in scena a Francoforte dal 2 al 5 aprile 2019.  
Connessioni – L’edizione 2019 di Musikmesse e Prolight + Sound ha rappresentato la sinergia delle due fiere. È soddisfatto di questa edizione e quali sono i feedback in merito all’evento?
MB – Nel complesso, possiamo trarre una conclusione positiva dal duo fieristico. Ancora una volta Prolight + Sound ha abbracciato tutte le tendenze rilevanti del settore e ha confermato che l’industria attribuisce grande importanza a una piattaforma espositiva e di meeting nel cuore dell’Europa, focalizzata su eventi e intrattenimento. Con un programma collaterale di ampia portata, ha inoltre dimostrato che le manifestazioni fieristiche moderne non sono esclusivamente mostre di prodotti. Oggi più che mai rappresentano anche un’opportunità per condividere conoscenze, stimolare creatività e networking, offrendo ai visitatori un reale valore aggiunto. Questo vale soprattutto per Musikmesse, che – come il settore musicale nel suo complesso – continua ad affrontare nuove sfide. Qui siamo riusciti a realizzare nuovi eventi che si sono rivelati di successo, anche dal punto di vista della relazione con Prolight + Sound: tra questi Sample Music Area, Music Tech Fest e Future of Audio + Music Technology.

Per quanto riguarda la sinergia, quest’anno ha avuto un peso particolare, non solo grazie ai numerosi temi del programma condiviso, ma soprattutto per l’organizzazione di Prolight + Sound e Musikmesse come eventi paralleli. La contemporanea di quattro giorni lavorativi ha rafforzato ulteriormente il tenore professionale di entrambe le fiere e uno sguardo alla natura dei visitatori rivela l’efficacia di questa misura. La percentuale di visitatori professionali è stata del 76%, di cui un 45% proveniente da alti livelli dirigenziali. Più della metà del pubblico proveniva dall’estero, per la precisione da 130 paesi. Ciò contrasta con il calo, come previsto, dei visitatori privati soprattutto tedeschi.
Con tali cambiamenti strategici, le opinioni sulla fiera varieranno notevolmente. La reazione del settore all’agenda di Musikmesse 2019 non si è fatta attendere, ma abbiamo volutamente aspettato il termine della fiera per valutarla insieme agli espositori e agli altri attori coinvolti nell’evento. Abbiamo quindi preso la decisione di fissare Musikmesse 2020 da mercoledì a sabato, in parallelo con Prolight + Sound per tre giorni. Questo perché una notevole percentuale di espositori ritiene fondamentale il contatto con l’utente finale.
C – Per quanto riguarda il nuovo layout della mostra, qual è stato il feedback da parte degli espositori e dei visitatori? Qualche commento in particolare sul padiglione 8?
MB – L’evento appena concluso ci fornisce numerosi spunti di riflessione. La Hall 12 si è dimostrata una valida novità, registrando livelli di soddisfazione molto elevati. Il più grande e moderno edificio di Messe Frankfurt ha unito un’ampia offerta di proposte per il light, stage ed entertainment, offrendo opportunità di presentazione ideali.
Inoltre, la decisione di raggruppare la tecnologia audio professionale nel padiglione 8.0 è stata generalmente apprezzata. Questa misura ha portato a distanze più brevi da percorrere per i visitatori e una loro maggiore frequenza. Gli espositori hanno inoltre apprezzato la posizione centrale rispetto al polo fieristico e il fatto che fosse a pian terreno, disposizione che ha reso più facili le fasi di allestimento e disallestimento.
Con Prolight + Sound e Musikmesse in contemporanea è stato possibile predisporre uno spazio più piccolo per le due fiere. Naturalmente, la pianificazione dei padiglioni dovrà essere rimodulata, poiché i tempi di allestimento non coincideranno più, a breve annunceremo maggiori dettagli al riguardo.

C – Oggi il mercato dell’intrattenimento è in continua evoluzione e integra nuovi strumenti come eventi multimediali, installazioni permanenti, video mapping ecc. Come commentereste questa evoluzione? Quale sarà il futuro di questo settore a PL+S il prossimo anno?
MB – Senza dubbio il settore ha un’enorme energia creativa e l’industria offre nuove opportunità di crescita. Il trionfale progresso della trasmissione basata su IP dilaga in tutti i settori della tecnologia per eventi e media, in particolare nella tecnologia audio professionale, le aziende operanti negli eventi sono “obbligate” a considerare importanti investimenti.
Inoltre, diversi studi confermano che le soluzioni d’installazione fissa rappresentano una fonte di guadagno sempre più importante. Una delle ragioni principali è l’aumento delle aspettative dei visitatori in luoghi come parchi di divertimento, negozi o musei. Molti operatori utilizzano moderne soluzioni tecnologiche audiovisive per aggiungere valore all’esperienza dei visitatori. Un altro fattore di crescita è la forte domanda di esperienze coinvolgenti, tra cui la realtà virtuale e aumentata, l’audio 3D e spaziale, l’olografia o il video mapping.
Ogni anno queste tendenze aumentano la presenza a Prolight + Sound: cambiamenti tangibili nelle aree espositive come nelle conferenze. Ad esempio, la nuova proposta CAVIS, “Congress for Audio-Visual Integrated Systems”, comprende convegni incentrati su installazione fisse e trasmissione del segnale digitale, con un’intera giornata dedicata alla formazione sul protocollo Dante. Inoltre, il riuscito “Immersive Technology Forum” è stato ampliato su quattro giorni. Naturalmente continueremo a posizionare Prolight + Sound come piattaforma di lancio per soluzioni innovative che spingono l’industria in maniera importante. Ciò comporterà l’aggiornamento dei nostri eventi di successo per sviluppare opportunità sempre più moderne.

C – Ha menzionato le attività collaterali di Prolight + Sound e Musikmesse. L’edizione 2019 ha incluso anche eventi esterni alla fiera. Può darci un’impressione al riguardo?
MB – Accanto al programma d’incontri citato sopra, articolato in circa 300 workshop, panel, conferenze e masterclass, il nostro obiettivo era offrire una reale esperienza di innovazione nel settore. Lavorando con i principali operatori del mercato come d&b Audiotechnik, L-Acoustics e Meyer Sound, abbiamo creato arene interne per mostrare le soluzioni audio. PRG ha nuovamente trasformato la Festhalle in uno showroom spettacolare con le migliori soluzioni per il touring, con elementi AR, mentre i siti esterni sono diventati spazi live, offrendo a molte aziende la possibilità di presentare i propri sistemi PA all’aperto.
Molto seguito anche il ricco programma d’intrattenimento, con oltre 200 concerti e spettacoli dal vivo in fiera.  Inoltre, in circa 100 spazi di Francoforte si sono svolti i concerti del Musikmesse Festival, pensato per offrire ai visitatori ed espositori esperienze musicali memorabili e per mostrare il funzionamento dei prodotti in applicazioni reali.
C – Infine, se volete, questa intervista può essere l’occasione per commentare alcuni aspetti riguardanti la riduzione del numero degli espositori. Gli italiani sono ben rappresentati ogni anno, ma in questa edizione abbiamo avuto l’impressione che la mostra fosse più piccola. Come valuta questa trend?
MB – Con un duplice appuntamento di così ampio spettro non è sorprendente che i singoli settori di prodotto e le aree tematiche abbiano traiettorie di crescita diverse. Negli ultimi anni l’evento è cresciuto notevolmente soprattutto nei segmenti con cicli d’innovazione brevi e volumi di mercato in crescita. Questo include una gran parte del segmento luce, tra LED, soluzioni audio digitali, tecnologia multimediale AV e proiettori, solo per citarne alcuni. Anche il settore teatrale rappresenta un forte motore di crescita per la fiera, nessun altro evento copre attualmente il settore in modo così profondo.
Ciò è affiancato da un declino nel settore degli strumenti musicali, in particolare chitarre elettriche e batterie. In stretta collaborazione con nuovi e storici partner stabiliremo format inediti, con l’intenzione di richiamare a Musikmesse le aziende chiave di questi segmenti.
Lo sviluppo in termini di Paese è altrettanto diversificato. Abbiamo assistito alla crescita di Spagna, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Canada e India, mentre Gran Bretagna, Francia, Polonia e Svezia hanno registrato una leggera tendenza al ribasso. L’Italia è stata una delle principali nazioni espositrici anche nel 2019 con oltre 100 aziende rappresentate.
pls.messefrankfurt.com/frankfurt/en.html
 
 
 
 

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