{"id":57855,"date":"2023-05-16T14:27:56","date_gmt":"2023-05-16T12:27:56","guid":{"rendered":"https:\/\/www.connessioni.biz\/?p=57855"},"modified":"2023-05-16T14:27:56","modified_gmt":"2023-05-16T12:27:56","slug":"semplifichiamo-le-installazioni-con-i-sistemi-ad-audio-distribuito","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.connessioni.biz\/semplifichiamo-le-installazioni-con-i-sistemi-ad-audio-distribuito\/","title":{"rendered":"Semplifichiamo le installazioni con i sistemi ad audio distribuito"},"content":{"rendered":"

I sistemi audio per musica diffusa, o audio distribuito, nascono da molteplici esigenze il cui comune denominatore \u00e8 quello di diffondere messaggi vocali, o musica, in ambienti diversi da quello in cui si trova lo speaker o la sorgente sonora. Ideali per la diffusione del parlato in luoghi come stazioni ferroviarie, aeroporti, centri sportivi, uffici, parcheggi, gallerie d\u2019arte, sono altrettanto indicati per riprodurre musica di sottofondo, con eventuale inserimento di avvisi o chiamate a viva voce, in luoghi come grandi magazzini, supermarket, parchi tematici, stabilimenti balneari o termali, centri commerciali, saloni di bellezza ecc. Si tratta quindi di applicazioni specifiche ben diverse da quelle di un impianto PA per show biz, teatri e auditorium.<\/span><\/p>\n

Noi ci occuperemo, nello specifico, degli <\/span>impianti a 70\/100 V<\/b> \u2013 amplificatori e altoparlanti \u2013 evidenziando le differenze rispetto a quelli tradizionali, detti anche \u201ca bassa impedenza\u201d. Scoprite le proposte <\/span>Audio Effetti<\/b> per la sonorizzazione degli ambienti che necessitano di sistemi ad audio distribuito.<\/span><\/p>\n

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Quando gli altoparlanti non bastano mai!<\/b><\/h3>\n

Nelle installazioni per musica diffusa una cosa \u00e8 certa: abbiamo bisogno di molti altoparlanti (da incasso, a parete o a soffitto) o diffusori, poich\u00e9 gli ambienti da sonorizzare sono vasti oppure costituiti da tante zone ben delimitate. Si pensi, nel primo caso, al terminal di un aeroporto e nel secondo caso a un museo.\u00a0\u00a0<\/span><\/p>\n

Sappiamo bene, per\u00f2, che ad un amplificatore di tipo tradizionale non possiamo collegare un numero troppo elevato di altoparlanti, per problemi di carico. Due identici altoparlanti da 8 ohm in parallelo su un\u2019uscita vengono infatti visti dall\u2019amplificatore come un carico (impedenza) di 4 ohm, e quattro altoparlanti come un carico di 2 ohm e via di seguito<\/span>. <\/span>Continuando ad aggiungere diffusori, l\u2019impedenza si abbassa sempre di pi\u00f9, arrivando a valori che possono approssimarsi al corto circuito, con le potenze che in corrispondenza continuano ad aumentare. In queste condizioni \u2013 possono essere alcune migliaia di watt \u2013 l\u2019amplificatore non pu\u00f2 continuare ed erogare potenza e arriva ad un punto tale in cui intervengono le protezioni. Fatta questa premessa, se prevedete di dover collegare molti altoparlanti\/diffusori al vostro amplificatore, non vi restano che tre possibilit\u00e0:<\/span><\/p>\n

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