Tra pochi giorni uscir\u00e0 il numero 56 di Connessioni, che ci accompagner\u00e0 a ISE di Barcellona e a Smart Building Levante di Bari, entrambe in programma a maggio.<\/strong> <\/span><\/p>\n Abbiamo pensato di includere in questo numero una riflessione sul mondo dell\u2019Hospitality, grazie al contributo dell\u2019Architetto Casamonti dello Studio Archea<\/strong> di Firenze, protagonista della progettazione del primo The Student Hotel d\u2019Italia, inaugurato proprio nel Capoluogo Toscano. <\/span>Un ottimo esempio dei nuovi modelli dell\u2019ospitalit\u00e0, a pi\u00f9 livelli e aperti a 360\u00b0 e dove la tecnologia ha immancabilmente un ruolo: l<\/span>\u2019hotel si ibrida con il co-working, l\u2019ospitalit\u00e0, la ristorazione, l\u2019arte ma anche il commercio. Una formula mista, aperta sia agli studenti, che ai turisti italiani ed internazionali, che alla cittadinanza. La tecnologia, motore dell\u2019hotel (dalla multimedialit\u00e0 nell\u2019area co-working, alla gestione \u201cgreen\u201d delle stanze fino all\u2019illuminazione scenografica degli spazi comuni), in controtendenza con quanto avviene di solito, invece di essere nascosta, pu\u00f2 diventare un ingrediente caratterizzante dell\u2019arredo: colorata, presente, bella e affascinante.<\/span><\/p>\n Come ci ha spiegato Casamonti nell\u2019intervista, \u201cl’idea dello sharing \u00e8 sicuramente vincente, e lo sharing dello spazio \u00e8 proprio il carattere identitario di TSH, che pu\u00f2 diventare coinvolgente e anche divertente, un modo diverso di vivere, un luogo ibrido complesso, come la societ\u00e0 di oggi, dove si incontrano persone diversissime tra loro\u201d.<\/span><\/p>\n