La parte positiva del “Telelavoro” (lavoro da una postazione distaccata del mio ufficio, con gli stessi orari), che qualche volta si trasforma anche in “Smartworking” (lavoro da dove voglio e quando voglio), \u00e8 che i tempi morti dovuti agli spostamenti casa-lavoro sono azzerati. La libert\u00e0 di decidere se stare in abiti casalinghi, magari di spostare la scrivania in terrazza non ha prezzo, in pi\u00f9 la tranquillit\u00e0 di un posto familiare mi rende pi\u00f9 produttivo.\u00a0 Riesco anche a seguire alcuni Webinar che mi sono sempre lasciato per quando avrei avuto tempo!
\nD’altro canto mi sono accorto che non siamo ancora tutti pronti a fare di questa necessit\u00e0 una nuova modalit\u00e0: tra dispositivi che mancano (videocamere, microfoni) rimbombi, eco ed effetti Larsen come se piovesse, non sempre siamo dotati dei giusti strumenti. Un buono spunto per questo periodo \u00e8 quindi che le sale per videoconferenza devono essere fatte AMMODINO\u2026 che in patria Toscana, dove ci troviamo, significa \u201ca modo\u201d, ovvero allo stato dell\u2019arte. E questo vale per tutti, non solo in Toscana<\/p>\n