Si \u00e8 appena conclusa l\u2019edizione 2019 di PL+S<\/a>, dal 2 al 5 aprile presso Messe Frankfurt, tornata alla compresenza completa con il MusikMesse. \u00c8 ancora presto per il comunicato stampa, quindi non vi potremo ancora parlare di numeri e riepiloghi, ma di impressioni e riflessioni.<\/strong> Si \u00e8 appena conclusa l\u2019edizione 2019 di PL+S, dal 2 al 5 aprile presso Messe Frankfurt, tornata alla compresenza completa con il MusikMesse. \u00c8 ancora presto per il comunicato stampa,…<\/p>\n","protected":false},"author":3,"featured_media":17425,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[3683,3701,3684,3685],"tags":[3478,3728,3729],"yoast_head":"\n
\nPL+S<\/strong><\/a> \u00e8 tornata a un modello pi\u00f9 vicino alle passate edizioni, ovvero con la compresenza completa delle due fiere (che nelle ultime edizioni avevano una sovrapposizione temporale parziale), il ritorno dell\u2019audio nel padiglione 8 (dopo \u201cl\u2019interregno\u201d nel padiglione 3, molto bello ma che forse aveva disorientato i visitatori) e il mondo del lighting (inteso anche come LEDwall e sistemi di gestione dell\u2019immagine) nell\u2019area dei padiglioni 4.0, 12.0 e 12.1. Non bisogna infatti dimenticare che il PL+S \u00e8 anche patria dell\u2019area ibrida \u2013 come forse appare a guardarla dal lato di chi \u00e8 abituato al mondo dell\u2019integrazione, ma pi\u00f9 classica per chi opera storicamente nell\u2019entertainment \u2013 tra musica, tecnologie, arti multimediali, passando per i Dj e il Vjing.
\nPer questo, a fianco di iniziative dal taglio pi\u00f9 B2B, come l\u2019Immersive Technology Forum<\/strong> o l\u2019area dedicata all\u2019Immersive Sound<\/strong>, che hanno riscosso ottimo successo, non sono mancati eventi al crocevia tra musica e tecnologia, anche sparsi tra le piazze della citt\u00e0. Non \u00e8 mancato anche un altro grande classico del PL+S, la Klangdome<\/strong> (casa della musica) nel cortile tra i padiglioni, dove era possibile ascoltare vari sistemi audio di grande formato, per lo pi\u00f9 line array, in successione e a orari stabiliti, per una prova d\u2019ascolto molto reale e realistica. E molto seguita dal pubblico.
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\nLa nostra visita si \u00e8 concentrata prevalentemente nel padiglione 8<\/strong>, dove si trovavano peraltro molte aziende italiane, storicamente provenienti dal mondo dell\u2019entertainment e in tempi pi\u00f9 recenti presenti anche nei mercati dell\u2019integrazione e\/o del broadcast e magari dell\u2019OEM. Parliamo di aziende come Powersoft, Link, Fulgor<\/strong>, RCF, Dodicifacce<\/strong> e molte altre, fedeli al modello del Made in Italy, perseguito come un valore e un cavallo di battaglia nel marketing. Presenti in questa fiera per incontrare operatori dei settori rental, live, entertainment che, anche dalle loro impressioni, continuano a essere il visitatore primario del PL+S, in rappresentanza di un mercato ancora interessante, rinforzato grazie anche allo svilupparsi della cultura di eventi multimediali in esterni, mapping, mostre multimediali, ecc. Il rovescio della medaglia \u00e8 che spesso \u2013 e purtroppo, secondo noi – il PL+S viene sempre pi\u00f9 percepito come in alternativa all\u2019ISE, bench\u00e9 i pareri, coerenti su questo punto, confermino che il mercato di riferimento, e il pubblico, siano diversi per le due manifestazioni. Da qui forse la scelta di alcuni marchi di essere ormai presenti solo a una delle due?
\nIn ogni caso, viene spontaneo, nell\u2019era di Internet dove tutto \u00e8 presentato e anticipato online, e dove le fiere sono sempre pi\u00f9 una occasione di networking e sempre meno per acquistare, riflettere sul modello stesso di fiera: che magari col tempo potrebbe allontanarsi dall\u2019attuale idea di \u201cesposizione\u201d conteggiata al mq, per magari arrivare a un modello legato solo ad eventi, contenuti, occasioni di incontro e di business. Un modello che si scontrerebbe certamente con la realt\u00e0 delle grandi strutture fieristiche, dei padiglioni da riempire e gli spazi da vendere, ma sul quale forse vale la pena di riflettere.
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