Portare gli standard AV nel mondo IT si pu\u00f2, ma come? InfoComm d\u00e0 dei suggerimenti<\/strong> Portare gli standard AV nel mondo IT si pu\u00f2, ma come? InfoComm d\u00e0 dei suggerimenti Le sfide delle sale riunioni e delle tecnologie di videoconferenza stanno progressivamente scivolando negli ambienti IT.…<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":16137,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[2497],"tags":[3004,3061,2856,3062],"yoast_head":"\n
\nLe sfide delle sale riunioni e delle tecnologie di videoconferenza stanno progressivamente scivolando negli ambienti IT<\/strong>. Questo pu\u00f2 essere un fenomeno scoraggiante, specialmente quando piani a lungo termine sono sul tavolo. Quando qualcuno prende la decisione di investire in tecnologie per sale riunioni, la paura \u00e8 che non appena installata sia subito destinata a diventare obsoleta, e vuole sapere come investire in tecnologia che possa durare nel tempo. In questa transizione, molti clienti stanno guardando sempre meno a soluzioni hardware e sempre pi\u00f9 a soluzioni software, transitando tra piattaforme estensibili e costruiti attorno a concetti familiari. Chi lavora in questo campo vuole soluzioni che siano facili da integrare con le strutture gi\u00e0 esistenti.
\nL\u2019importanza degli standard<\/strong>
\nOggi, spesso le tecnologie per le sale riunioni tendono all\u2019unione di diverse componenti hardware, ognuna con le proprie caratteristiche e ognuna che impiega differenti protocolli. Gli aggiornamenti di sistema a livello aziendale sono difficili. La gestione e il monitoraggio delle sale \u00e8 quasi impossibile. Ora pi\u00f9 che mai realizziamo quindi l\u2019importanza degli standard: quando un team IT si trova a dover integrare sistemi AV nel suo dipartimento, il problema diventa centrale. Le IT hanno gi\u00e0 una serie di standard propri; quello di cui hanno bisogno \u00e8 di integrare in s\u00e9 gli standard AV&C (Audio, Video and Control)<\/strong>: \u00e8 un linguaggio che conoscono, con benefici che capiscono.
\nEarly Adopters della standardizzazione AV<\/strong>
\nPer questo InfoComm suggerisce di investire in infrastrutture durevoli, trovare i giusti partner e sviluppare standard tecnologici a livello aziendale. Matt Anders<\/strong>, manager di una compagnia di servizi globale per una multinazionale dell\u2019e-commerce, dice che il suo team AV \u00e8 stato parte di IT per circa cinque anni. Sulla stessa linea Pete Kolak<\/strong>, ex ingegnere di conferenze presso Adobe<\/strong> e ora Senior Manager of Conferencing<\/strong> per un\u2019industria leader nella costruzione di network ad alta performativit\u00e0, che afferma: \u201cnella mia esperienza non ho mai lavorato per una compagnia dove l\u2019AV fosse separato.\u201d Il futuro sembra quindi andare verso una convergenza AV\/IT, quindi, e noi di Connessioni siamo qui per monitorarla.
\nRicordiamo che lo scorso 13 settembre InfoComm ha annunciato di aver cambiato il proprio nome in AVIXA<\/strong>, decisione accompagnata da un totale rebranding e da una rinnovata strategia. Noi di Connessioni c’eravamo, e ne abbiamo parlato nel nostro reportage<\/a>.
\nLink: http:\/\/blog.infocommblog.org\/allvoices\/archives\/7156<\/a><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"