Dallo schermo antibatterico alla tecnologia dei gesti: ecco le tendenze che caratterizzeranno monitor e display nel prossimo futuro secondo il direttore commerciale di Sharp Visual Solutions Europa, Birgit Jackson.
“Le aziende devono considerare la sicurezza in un modo completamente nuovo: sarà questa una delle principali tendenze nel settore delle Visual Solutions”. Parola di Birgit Jackson, direttore commerciale di Sharp Visual Solutions Europa che, nell’ultimo articolo pubblicato sul sito dell’azienda, fa il punto sui nuovi scenari che la pandemia da Covid-19 ha aperto sul fronte delle nuove tecnologie. In questa intervista rilasciata a Connessioni, la manager approfondisce, in particolare, il settore che più degli altri ha avuto un ruolo fondamentale nel periodo della pandemia, quello delle Visual Solutions.
“La pandemia ci ha catapultato in avanti di almeno 5 o 10 anni, – commenta Birgit Jackson – nel senso che un gran numero di imprese sta ora pensando di trasformare l’ufficio tradizionale in uno spazio progettato per il lavoro ibrido. E questo cambiamento ha portato alla richiesta di display conformi ai requisiti odierni. La domanda è stata guidata dalla rapida diffusione dello smart working: le imprese hanno bisogno di supportare il personale con la tecnologia necessaria perché possa lavorare efficacemente sia da casa sia in ufficio”. Chi è interessato potrà leggere il testo integrale dell’approfondimento a questo link, nel frattempo abbiamo colto l’occasione per fare qualche domanda aggiuntiva a Birgit Jackson.
Connessioni – A proposito di requisiti, quali caratteristiche devono avere oggi i display per integrarsi in ambienti multimediali e automatizzati?
BJ – Non esiste un’unica soluzione che vada bene per tutto ma, guardando al futuro, l’intelligenza integrata e i dati che un display può fornire saranno elementi chiave nella scelta di un prodotto. Per questo i nostri investimenti si stanno concentrando sempre di più nella tecnologia IoT.
C – Quali servizi è importante fornire insieme al prodotto display?
BJ – Il lavoro da remoto ha reso sempre più necessaria la dotazione di servizi aggiuntivi per lavorare in modo efficace, come i pacchetti per la sicurezza informatica, che consentono di condividere le informazioni con i colleghi come se fossero in ufficio.
C – La pandemia ha rivoluzionato anche l’approccio al lavoro e la gestualità: una conseguenza sono le tecnologie dei gesti. Una questione legata solo alla salute o dai risvolti economici importanti?
BJ – La tecnologia dei gesti è diventata sempre più popolare da quando abbiamo percepito la necessità di utilizzare gli schermi senza toccarli fisicamente, per ridurre il rischio di trasmettere le infezioni. Tuttavia, c’è ancora una forte domanda per la tecnologia touch. Se infatti la tecnologia dei gesti è di grande utilità per accendere un dispositivo o per iniziare una riunione, nella scrittura gli utenti cercano ancora un contatto con la superficie. La tecnologia touch per i display ha fatto molta strada, adesso la scrittura è molto naturale, un’esperienza che noi chiamiamo “pen on paper”, mentre quella gestuale, in questa prima fase di sviluppo, non è ancora allo stesso livello.
C – I System Integrator hanno oggi necessità di nuove competenze e approcci per essere competitivi nei confronti degli end user professionali?
BJ – Certo: più gli end user diventano professionali, maggiori saranno le loro esigenze, con conseguenti maggiori richieste per i System Integrator. Dovranno acquisire competenze per discutere di soluzioni e servizi sempre più complessi.
C – Secondo lei è importante oggi sensibilizzare gli end user professionali in merito alle tecnologie?
BJ – Lo scopo della tecnologia è semplificare la vita delle persone, soprattutto dei professionisti, maggiormente interessati a lavorare nel migliore dei modi per conseguire i propri obiettivi, oggi più che mai ne hanno bisogno.
Il tutto in un contesto che, negli ultimi due anni, ha conosciuto un cambiamento radicale nelle dinamiche e nell’approccio al lavoro, come ha evidenziato anche l’ultima ricerca condotta da Sharp. Le tecnologie sono chiamate ad assumere un ruolo chiave, e lo specifica anche Carlo Alberto Tenchini, Direttore Marketing e Comunicazione di Sharp Italia, secondo il quale se è vero che le nuove tecnologie crescono a ritmi mai visti prima, “è però altrettanto evidente che questa velocità si scontra con le capacità di apprendimento di persone e organizzazioni. Le tecnologie assumono quindi un duplice ruolo nei luoghi di lavoro: da un lato fungono da “mediatori” per facilitare il lavoro, dall’altro indirizzano la generazione di valore verso economie sempre più sostenibili. La più grande sfida per le realtà che operano nel campo delle tecnologie esponenziali sarà incentivare le persone ad essere innovative, in grado di apprendere sempre, nei diversi contesti e per tutto l’arco della vita”.