Abbiamo accolto il nuovo anno con una serie di elenchi e analisi sui “papabili” top trend tecnologici del 2019. Una buona occasione per fare il punto della situazione, archiviati il primo trimestre e i significativi appuntamenti con il CES di Las Vegas e Integrated Systems Europe, ci viene offerta da IDTechEx, nel recente documento “Technologies to Watch in 2019”.
La riflessione di Rhagu Das, Ceo della società di consulenza internazionale, imbocca tre segmenti di mercato ben noti al nostro pubblico AV, che vale la pena approfondire.
Display pieghevoli: da sogno a realtà
I display pieghevoli sono finalmente diventati un prodotto di fascia consumer. Il processo tecnologico è stato tutt’altro che semplice, ma la “spinta del produttore” veniva dalla crescente necessità di differenziare un mercato piuttosto saturo di smartphone e tablet, presentando qualcosa di “appealing”, in grado di giustificare anche i prezzi elevati. Quanto alla cosiddetta “spinta dell’utente”, chi non vorrebbe avere sempre a disposizione un grande display ma in formato portatile? Il mercato si prepara ad accogliere moltissime soluzioni di visualizzazione pieghevoli e arrotolabili, mentre parte la corsa degli sviluppatori di App e interfacce grafiche per offrire a tali innovazioni un supporto adeguato.
Rivoluzione nell’automotive
“La torre d’avorio del settore automobilistico inizia a sbriciolarsi”, scrive Rhagu Das. Se per decenni il mercato è stato dominato da poche grandi società, risulta impensabile oggi investire in modo significativo in tecnologie “morenti” come i motori a combustione interna. Assistiamo infatti alla nascita e al successo di nuove aziende EV “native”, che non hanno nulla a che vedere con le tradizionali tecnologie dell’automotive. Inoltre, le società di software ed elettronica di consumo sono impegnate nella realizzazione di smart car, mentre la Cina si gioca il dominio globale dei veicoli elettrici.
Sempre più wearable nel medicale
I provider pensano a dispositivi indossabili con il valore aggiunto dell’assistenza sanitaria. Tra cambiamenti normativi e innovazioni tecnologiche, i dati raccolti da tali apparecchiature possono infatti fornire un prezioso flusso di informazioni mediche. Si pensi per esempio a pazienti non più “legati” a macchinari cablati, come nel caso dei cerotti cutanei per il monitoraggio della frequenza cardiaca; oppure alla possibilità di eliminare il terribile obbligo di “bucare” la pelle più volte al giorno per misurare la glicemia, grazie ad appositi sensori. Prevenire e diagnosticare patologie direttamente sul punto di cura è una priorità per tutti: operatori sanitari, governi e filiera dell’elettronica di consumo.
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