Interattività ormai imprescindibile, ricorso a intelligenza artificiale e realtà virtuale, formazione a distanza, “gamification”: tanti concetti, tante idee per l’evoluzione della vita aziendale, ma un unico comun denominatore: la tecnologia, di alto livello
Tecnologia e interattività sono fattori ormai imprescindibili nella vita quotidiana di qualunque azienda, anche di realtà piccole o medio piccole, soprattutto per quanto riguarda la formazione aziendale, una declinazione d’uso dei prodotti tecnologici tra le più frequenti e necessarie.
In fondo, la formazione aziendale è soltanto una sottocategoria del più vasto ambito Educational, ed è noto quanto la tecnologia – soprattutto dopo la pandemia del 2020 – abbia preso decisamente piede in questo settore. La necessità di lavorare a distanza ha dato un’ulteriore spinta a un fenomeno già ampiamente in corso, e ha portato istituti scolastici ed enti formativi a investire con forza nelle tecnologie per la condivisione e per la collaborazione.
Si potrebbe pensare che, tramontata la pandemia, di molta tecnologia non ci sia più bisogno, ma non è così, perché il ruolo in qualche misura “coercitivo” assunto quattro anni fa dal covid è passato, in tempi più recenti, alla questione climatica. L’impatto sull’ambiente delle attività umane, ormai è un dato assodato, va ridotto nel corso dei prossimi decenni, e il ricorso a tecnologie che consentano di operare anche a distanza e di condividere in tempo reale dati e contenuti multimediali è sempre più importante per le aziende.
Questo fenomeno, in ambito specificamente aziendale, si è manifestato con la moltiplicazione delle sale riunioni multimediali e interconnesse, per meeting che non implichino più spostamenti e presenza fisica, e con l’investimento nella formazione mediata dalla tecnologia, resa più semplice dai mezzi oggi a disposizione.
Nell’ambito di un tema così vasto, come scegliere la tecnologia che meglio si adatti alle proprie esigenze? Ovviamente non abbiamo l’ambizione di offrire una panoramica onnicomprensiva, ce ne manca drasticamente lo spazio; tra le tante proposte, quella di Samsung con la Serie WAD di display interattivi multitouch ci sembra una delle più interessanti, in particolare per l’equilibrio che il display interattivo mantiene tra facilità d’uso da parte del docente, o del realtore, e livello di coinvolgimento dell’uditorio, che sia in presenza o da remoto.
La proiezione, infatti, che in alcuni casi è ancora la scelta migliore, non è altrettanto semplice (e duttile) da utilizzare, mentre la LIM “classica” è decisamente meno performante, e può essere una soluzione solo per contesti molto semplici, che non richiedano grande flessibilità. Siccome, al contrario, in contesti aziendali la flessibilità è spesso importantissima, e una sala riunioni deve potersi trasformare facilmente in un’aula formativa o persino in un piccolo auditorium, ecco che i display WAD dispiegano tutta la loro efficacia. Basati sul sistema operativo Android, essi sono in grado di strutturare con semplicità un ambiente BYOD, in cui i devices dei partecipanti possano essere parte attiva della lezione o della conferenza. Semplice anche lavorare in multitasking, con più dispositivi della serie WAD, e in varie modalità di visualizzazione (PiP, multi-window, full screen). Insomma, una tipologia di display nata per l’Educational, che trova applicazione, però, anche in altre sedi, complice la sempre maggiore necessità di aziende e organizzazioni di disporre di strumenti per la condivisione. Samsung inventa; i team aziendali ringraziano!