Il filtraggio FIR al centro delle proposte del marchio Marani, azienda italiana con base in Cina dal 2004 e interessi in tutto il Sud-Est asiatico, e con interessanti prospettive di espansione per questo 2017
Qualcuno potrebbe dire che è l’uovo di Colombo, ma le idee bisogna prima averle (e non è facile), e in secondo ruolo realizzarle (ancora meno facile). L’idea di Marani è semplice ed efficace: portare a tutti la possibilità del filtraggio FIR (Finite Impulse Response), da sempre molto costoso in termini di processo e “relegato” a macchine di fascia molto alta, quindi proibitive per gli utenti intermedi.
In particolare, una serie specifica di Audio Management System Marani sono implementati appositamente per fare filtraggio FIR, con il processo Wizard, che permette di realizzare una misurazione in tempo reale dei sistemi, valutando contestualmente una risposta in fase e analizzando la risposta con le macchine stesse. In pratica, dentro gli amplificatori digitali è possibile realizzare complessi e solitamente costosi processi di analisi. Le apparecchiature Marani sono disponibili in diverse configurazioni di ingressi e uscite: 2×4, 2×6, 3×6, 4×4 e 4×8 sono i “tagli standard” utilizzati in ambito professionale, tutti presenti nel listino Marani.
Anche Marani, come molte realtà italiane che operano in Cina, è una società che opera come ODM (Original Design Manufacturer), mettendo la propria tecnologia a disposizione di aziende che vogliano utilizzarla sul mercato.
Al PL+S, oltre alle implementazioni per il filtraggio FIR, sono stati presentati anche nuovi sistemi avanzati ultra flessibili, amplificatori per casse attive dotati di nuovi moduli che offrono di base wi-fi, connessione USB, DSP con processi FIR incorporati e FIR su ogni uscita per tagli di crossover. E’ possibile altresì montare schede di espansione per la comunicazione con Dante, Ravenna, bluetooth. Disponibili anche interfacce AVB, per applicazioni specifiche.
http://www.marani-proaudio.com/