Lo storico costruttore di sistemi di networking e cablaggi, vanto del Made in Italy e attivo dal 1987, ha lanciato Link On Air. Una risposta coraggiosa e determinata al repentino arresto degli eventi dal vivo, suo mercato primario, che reinventa l’azienda ma offre anche una opportunità di rinascita a tutto il settore.
Per alcune aziende la pandemia ha voluto dire riorganizzarsi, per altre ha purtroppo significato arrestare improvvisamente il lavoro. Così è stato, ed è ancora, per larga parte del settore degli spettacoli dal vivo di cui anche Link fa parte, a cui hanno potuto porre rimedio, anche se solo parzialmente, le riaperture asincrone nei vari Paesi esteri.
Come riavviare il giro d’affari dell’azienda, dato che il mercato abituale è stato praticamente azzerato dalla pandemia? Come non disperdere il know how di 35 anni di attività come costruttori? Mettendolo al servizio delle nuove necessità!
Assunta Fratocchi, Managing Director di Link, ci ha spiegato: “Non volevamo solo continuare a fare il nostro lavoro, ma possibilmente contribuire alla riapertura delle attività nel nostro settore, con un meccanismo virtuoso utile alla sua ripresa ma anche ovviamente a noi. Le aziende prosperano se il mercato è attivo. Ci siamo quindi rivolti ai dispositivi per la sicurezza, scegliendo il filone della sanificazione dell’aria. Lo abbiamo inteso in primis come strumento utile per la riapertura dei luoghi degli eventi, da applicare poi eventualmente anche ad altri ambiti”. Luca Opizzi, Technical Sales Executive di Link, si è unito alla conversazione per approfondire i dettagli di questo cambio di rotta.
Connessioni – Come funziona questa tecnologia?
LO – Ci siamo rivolti al leader di settore – l’americana ActivePure Technology -, che produce la tecnologia ActivePure® basata su RCI (Ionizzazione Catalitica Radiante): in poche parole, non ci limitiamo a forzare il ricambio d’aria o a filtrarla ma, grazie a un meccanismo di ionizzazione alcuni ossidanti agiscono sulle molecole presenti nell’aria, decontaminandola in maniera attiva. Questa è la differenza tra cambiare e sanificare l’aria. A questo abbiamo affiancato il nostro approccio tradizionale, fatto della volontà di approfondire le tecnologie e dare risposte chiare ai clienti. Abbiamo quindi sviluppato un sistema predittivo che, come si fa con i software di simulazione acustica, è in grado di dimostrare l’efficacia del sistema momento per momento, e di monitorarlo. È composto da un software e da un sistema di sensoristica molto sofisticato, basato su protocolli di derivazione industriale: con Link On Air siamo in grado di offrire una soluzione completa di sanificazione dell’aria in ambienti chiusi sicura, senza agenti chimici, affidabile e controllabile. Una dashboard (disponibile anche via app) permette infatti di accendere e spegnere il sistema, acquisire dati, vincolarlo a determinati parametri, ecc.
C – Nel tempo avete affinato il vostro approccio…
AF – Alcuni mesi fa pensavamo questo prodotto come uno spin off, oggi abbiamo deciso di dargli una sua identità, con un Brand definito – Link On Air appunto – che richiama il nostro storico pur su canali autonomi. Abbiamo pensato di entrare in una categoria merceologica già presidiata ma con un approccio diverso, legato al nostro storico, che ci avrebbe aiutato a coinvolgere il mercato in questo momento di staticità.
C – Come avete organizzato il vostro catalogo?
LO – Abbiamo creato tre filoni: Rock, ovvero i sistemi da installazione per condotte d’aria, condizionatori monoblocco ecc. per installazioni fisse, dalle fiere agli uffici; Roll sono i sistemi per gli eventi inseriti in flight case di varie grandezze, oppure adattati alle misure per l’installazione nei rack, o ancora da installare nei mezzi di trasporto per estendere la filiera dall’aria sanificata a tutto il percorso. Il sistema viene utilizzato come lama d’aria sanificante, da collocare all’entrata di ambienti pubblici, o anche disegnato per l’appendimento, per essere collocato su americane o tralicci. Infine, il filone House, composto da apparecchi di piccole dimensioni per ambienti fino ai 90 mq, dotati di display LCD per la gestione e programmazione.
C – Oggi il vostro catalogo è composto – anche – da prodotti nuovi per voi, come avete riorganizzato l’approccio di vendita?
AF – Nel settore degli eventi dal vivo continueremo a collaborare con i nostri partner abituali, e c’è ancora molto spazio di sviluppo sia nell’Install, che riteniamo molto interessante, che per il residenziale, dove stiamo strutturando un canale con agenti e distributori specifici.
C – Link, come azienda e come gruppo, sta intraprendendo un grande cambiamento. C’è qualcosa che volete comunicare?
AF – Ovviamente è un momento di grande progettualità ed energia… cambiare non è facile, ma qui le motivazioni non riguardando solo il futuro dell’azienda, ma anche la ripresa dell’intero settore. Siamo consci dell’impegno che ci stiamo prendendo, e quando arrivano gli inevitabili momenti di fatica, ripensiamo sempre al motto che abbiamo scelto per Link diversi anni fa, oggi più che mai attuale: “Se puoi immaginarlo, possiamo costruirlo”.