{"id":46813,"date":"2022-04-22T11:15:24","date_gmt":"2022-04-22T09:15:24","guid":{"rendered":"https:\/\/www.connessioni.biz\/giovani-e-cultura-quanto-puo-fare-la-tecnologia\/"},"modified":"2022-04-22T11:15:24","modified_gmt":"2022-04-22T09:15:24","slug":"giovani-e-cultura-quanto-puo-fare-la-tecnologia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.connessioni.biz\/en\/giovani-e-cultura-quanto-puo-fare-la-tecnologia\/","title":{"rendered":"Giovani e cultura: quanto pu\u00f2 fare la tecnologia?"},"content":{"rendered":"

Avvicinare i giovani alla cultura, all\u2019espressione della propria creativit\u00e0, a una nuova idea di aggregazione, sfruttando le tecnologie digitali. Una strada possibile? S\u00ec, secondo l\u2019ultimo report<\/a> dell\u2019Associazione Civita <\/strong>sulle attitudini dei \u201cmillenials\u201d, ripreso da Il Sole 24 Ore<\/em> in un interessante articolo che conferma il crescente successo della multimedialit\u00e0 nell\u2019arte, portando l\u2019esempio del videogioco culturale tutto italiano \u201cThe Medici Game: murder at Pitti Palace<\/strong><\/a>\u201d.<\/p>\n

Oggetto del report \u201cMillennials e Cultura nell’era digitale. Consumi e progettualit\u00e0 culturale tra presente e futuro<\/em>\u201d, le generazioni Y e Z, ovvero i ragazzi nati tra 1986 e 2003, tra attitudini di consumo culturale e propensione alla produzione creativa, ancora poco note ai decisori pubblici. Chi sono e cosa amano questi giovani? Che ruolo ricopre la cultura nella loro esistenza? Dall\u2019indagine emergono quattro cluster, per altrettante definizioni di cultura: i \u201cCustodi<\/strong>\u201d, tra 25 e 32 anni, che vivono la cultura come un sistema ereditato dalle generazioni precedenti; gli \u201cArtefici<\/strong>\u201d, tra 15 e 17 anni, in discontinuit\u00e0 con i modelli istituzionali; i \u201cCercatori<\/strong>\u201d, in prevalenza di genere femminile e residenti al Sud, che la vedono come leva di affermazione sociale e i \u201cFunamboli<\/strong>\u201d, giovani lavoratori altamente istruiti, a cavallo fra tradizione e sperimentazione di modelli innovativi.<\/p>\n

Anlogico o digitale? I poli si devono attrarre
\n<\/strong>La maggioranza degli intervistati, comunque, vede la cultura come parte del proprio mondo. Ma non cantiamo vittoria: il perimetro sembra passare in modo netto da elementi tradizionali (musei, monumenti, formazione scolastica) a produzioni multimediali in ambito digitale. Una polarizzazione che dovrebbe essere aliena ai cosiddetti \u201cnativi digitali\u201d, pronti a vivere la cultura in modo decisamente pi\u00f9 fluido. Quanto all\u2019offerta odierna, i consumi dei giovani privilegiano le attivit\u00e0 legate all\u2019entertainment digitale, mentre nella produzione \u201cattiva\u201d e creativa, spunta il mondo AV, con un ottimo 28% di preferenze.<\/p>\n

Non ci resta dunque che scoprire la roadmap verso un maggiore coinvolgimento dei giovani. La ricerca individua infatti quattro obiettivi prioritari nelle strategie di audience development dei player del mercato:<\/p>\n