Raccontare una nuova storia, in una nuova normalità fatta di riunioni e lezioni ibride, con un nuovo approccio orientato all’end user. Abbiamo toccato le tappe della trasformazione di Kramer Electronics con la responsabile Marketing & Communication italiana Chiara Borlini.
Quando l’evoluzione tecnologica va di pari passo con una mirata strategia di rebranding e una rinnovata presenza sui mercati globali. La storia dell’integrazione AV Kramer Electronics l’ha già fatta, ma con l’acquisizione da parte della società israeliana Fortissimo Capital Fund e la fine dell’era della famiglia Kramer, ad aprile 2021, il cambiamento si è fatto veloce e innovativo.
Questo fermento ha raggiunto, naturalmente, anche l’attività di Kramer in Italia: ce lo racconta Chiara Borlini, Marketing, Communication and Business Development di Kramer Electronics Italia. “Kramer ha sempre avuto un grande punto di forza – spiega -: il carattere del marchio, unito alla qualità dei suoi prodotti, costruiti con grande dedizione dai fondatori dell’azienda. La nuova proprietà ha riconosciuto questo valore, abbracciando al contempo un’esigenza che tutti noi avvertivamo da tempo, quella di intensificare il dialogo, già avviato da tempo sul mercato italiano, con gli end user professionali. Ciò non significa superare il rapporto con i System Integrator, che restano il nostro unico canale di riferimento, ma anzi stare dalla loro parte. La possibilità di ascoltare la voce degli utenti finali e di rispondere alle loro esigenze reali ci permetterà di supportare i professionisti con maggiore efficacia e con servizi più completi, utili a sviluppare progetti di successo”.
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Una direzione chiara, che ha portato alle grandi novità delle ultime settimane: il trasferimento da Gerusalemme al nuovo headquarter di Tel Aviv e il lancio di una nuova strategia globale che ridisegna l’organizzazione, la comunicazione, le tecnologie e la presenza sul mercato di Kramer. “Le soluzioni Kramer diventano il punto di connessione tra il mondo fisico e quello digitale – continua Chiara Borlini -. Vogliamo offrire la risposta ideale a quel “phisidigi world”, o mondo ibrido, che appartiene alla generazione ibrida (H Generation). Anche sul fronte della comunicazione la dirigenza ha scelto un approccio olistico, incentrato su contenuti di valore e non solo sulla promozione del prodotto. Alla base, l’idea di raccontare in modo trasparente i notevoli sforzi di Ricerca e Sviluppo messi in atto nell’ultimo anno e di esprimere le potenzialità applicative delle nostre soluzioni AV”.
Le esperienze audio video di Kramer – lo dicono anche il nuovo logo e il relativo payoff – alimentano la creatività, la collaborazione e il coinvolgimento. Dalle soluzioni AVSM alle proposte avanzate di comunicazione, collaborazione e controllo basate sul cloud, Kramer può creare oggi riunioni, lezioni e incontri ibridi più inclusivi e connessi. “I confini fisici e digitali sono sempre più labili, ma non importa quanto ibrido diventi il nostro mondo – spiega la manager italiana -, Kramer continuerà a lavorare per connettere realmente le persone. Lo farà con tecnologie sofisticate ma intuitive, che generano inclusione e valore in ogni ambiente professionale”.