L’interessante realtà di Imecon Engineering, azienda cremonese che sviluppa internamente ogni fase nella realizzazione dei propri monitor outdoor e indoor.
Le sue soluzioni sono nelle stazioni ferroviarie, nelle metropolitane, negli aeroporti e nelle vie delle città di tutta Europa, con una credibilità sul mercato digital signage costruita grazie all’affidabilità di prodotti personalizzati e del tutto made in Italy. I 16mila metri quadrati della sede di Imecon Engineering a Fiesco (CR) sono infatti teatro di tutto l’iter di produzione dei monitor, come ci conferma il Chief Commercial Officer Michele Bianco a ISE 2018: “Imecon Engineering è un’azienda particolare, perché si occupa dell’intero ciclo di vita della soluzione. Dalle attività interne di progettazione, realizzazione della parte elettronica e lavorazione del vetro e della meccanica nascono infatti i nostri monitor “su misura” focalizzati principalmente sul mercato outdoor, con gradi di protezione IP67 e quindi in grado di mantenere performance elevate anche in condizioni climatiche difficili”.
Come si sviluppa dunque la proposta di digital signage targata Imecon? I clienti diretti o i contractor che scelgono queste soluzioni video hanno a disposizione una gamma totalmente personalizzabile che parte da luminosità di 3000 nit per arrivare a 6000 nit, con dimensioni tra 49” e 86” e garanzie minime di 5 anni. Ma il plus del portfolio Imecon sta sicuramente nel sistema smart integrato in ciascun monitor che ne consente controllo e gestione via cloud dei contenuti da trasmettere e soprattutto della macchina stessa. Il monitoraggio dell’intero sistema da remoto, grazie a sensori di consumo, umidità, temperatura, ecc. consente infatti attività di manutenzione predittiva, per intervenire prima che si verifichino i guasti. “Il sistema cloud è fondamentale – commenta Bianco -. se pensiamo al fatto che la maggior parte dei nostri clienti utilizza i display per fare o vendere pubblicità, e non può certo permettersi di rimanere senza il prodotto, nemmeno per qualche ora!”
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