Il 12 febbraio si è svolta la cerimonia di assegnazione dei Premi Goya presso il Palazzo delle Arti della Regina Sofia a Valencia: 28 i premi nelle varie categorie, con Javier Bardem e il film “The Good Chef” dominatori della manifestazione. Per illuminare questa importante cerimonia sono state usate ben 136 teste mobili Cameo.
Presentato dall’Academy of Film Arts and Sciences, il Premio Goya è la controparte spagnola degli Oscar americani, e ha insignito i migliori film spagnoli del 2021. Trionfatore della 36^ edizione, “The Good Chef” ha ottenuto ben sei premi in altrettante categorie. Il compito dell’integratore Adisar Media non era semplice: mettere in perfetta luce il meglio della scena cinematografica spagnola, per una serata di gala che doveva riuscire perfettamente. La cerimonia di premiazione è stata infatti trasmessa in diretta da canali come RTVE, La1, TVE International, RTVE Play e RNE.
Adisar Media del Gruppo Mediapro, in collaborazione con il lighting designer Iñaki Irastorza, ha dunque curato l’illuminazione nel Palazzo delle Arti. Scegliendo Cameo, marchio di Adam Hall Group, Irastorza e Adisar Media hanno optato per una soluzione completa e di grande impatto. Il progetto ha previsto 24 Cameo OPUS X PROFILE, teste mobili state utilizzate come luci anteriori che, con la loro elevata potenza luminosa di 33.000 lm e con un valore CRI >90, si sono rivelate la scelta ideale per la luce frontale. Inoltre, l’effetto è stato esaltato da fascinose proiezioni di gobo sul palco.
Irastorza ha utilizzato un totale di 48 teste mobili ibride Cameo OPUS H5 Beam Spot Wash per effetti scenici, integrate da altre 16 teste mobili Cameo EVOS W7 LED Wash per gli effetti scenici. Infine, 24 teste mobili Cameo OPUS X WASH hanno fornito l’illuminazione di base per lo show, sulla quale sono stati costruiti gli affascinanti ed efficaci effetti luministici.
Il grande successo della cerimonia dei Goya Awards 2022 non potrà che spingere Adisar Media a utilizzare ancora i diversi prodotti di Cameo in altri importanti eventi. Non c’è dubbio, infatti, che l’investimento nel marchio di Adam Hall Group abbia dato i suoi frutti, evidenti nell’entusiasmo tanto degli organizzatori quanto, cosa ancora più importante, degli spettatori.