Eh sì, siamo all’ultima Newsletter di Connessioni! Da lunedì prossimo (compreso) la nostra redazione sarà chiusa per le imminenti feste natalizie.
Ci attendono alcuni giorni da dedicare a tutto ciò che non abbiamo mai tempo di fare: come li passerete?
Negli scorsi giorni si sono avvicendati sulla stampa generalista diversi articoli sul cosiddetto “Brain Rot”, letteralmente il “marciume cerebrale” secondo il termine scelto dall’Università di Oxford per rappresentare il 2024, cioè il presunto (ma neanche tanto, stando a diversi studi sul tema) decadimento dello stato mentale o intellettuale di una persona dovuto a un eccessivo consumo di materiali – nel caso specifico, online – definito banale o poco impegnativo. Quindi i video, micro testi e quant’altro che lo “scrolling” ci propone all’infinito, seguendo i dati che nolenti o volenti consegnamo al Web, una modalità che ingaggia e manipola il sistema di ricompensa innescato dalla dopamina a livello cerebrale.
Certo, la maggior parte, anzi direi tutti coloro che leggeranno questo testo, si sentiranno indenni dal pericolo del Brain Rot, perché la tecnologia rappresenta un lavoro, uno strumento, e probabilmente abbiamo ben poco tempo per lo scrolling selvaggio. Tuttavia, per chi fa della tecnologia il proprio mestiere, è importante esserne coscienti.
Ma una buona notizia c’è: a quanto pare, sono proprio coloro che son più esposti al “Brain Rot” a dimostrare maggiore consapevolezza dei rischi di perdere il controllo del tempo passato online. Secondo il portale Skuola.net, quasi la metà dei giovani italiani tra i 10 e i 24 anni sarebbe d’accordo a proibire l’uso degli Smartphone agli under 14 e dei Social agli under 16, come propone anche l’appello recentemente sottoscritto da docenti ed esperti di educazione, medici, scrittori e personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo.
Quindi durante queste vacanze potrebbe essere un’idea lasciare da parte lo smartphone, almeno per un po’ e anche per dare l’esempio a chi ci sta vicino, e contrastare la parola dell’anno con un libro o una passeggiata. Banale? Forse, ma sarà anche il modo per ricaricare le batterie in previsione di ISE, che ci attende dal 4 al 7 di febbraio a Barcellona e che ci richiederà come sempre energie e concentrazione.
Un augurio ai nostri lettori da parte di tutta la redazione.