Un recente studio conferma che i due colossi dello streaming rappresentano il 53% dei titoli originali dei player SVOD (Subscription video on demand) nel primo trimestre 2024: il settore si fa dinamico e soprattutto internazionale rispetto al consueto dominio delle produzioni Usa
Netflix e Amazon tornano a dominare il mercato dei contenuti “on demand”, dopo la frenata degli ultimi anni, dovuta principalmente alla concorrenza di altre piattaforme SVOD sostenute dagli studios. Nel primo trimestre del 2024, infatti, Netflix ha commissionato il numero più alto di nuovi titoli dal terzo trimestre del 2021 e anche Amazon ha stabilito nuovi record.
La ripresa, secondo gli esperti di Ampere Analysis, coincide con il calo delle produzioni originali da parte degli altri streamer costretti a monitorare maggiormente i costi. Altrettanto rilevante il traino degli investimenti internazionali: Netflix e Amazon, infatti, commissionano la maggior parte dei titoli originali al di fuori degli Stati Uniti. Negli ultimi anni, la spesa estera di entrambi i portali è aumentata notevolmente e continuerà a farlo, nell’intento di combattere lo stallo degli abbonamenti interni e di espandere il raggio d’azione nel mondo.
Non a caso, la crescita delle commissioni di Netflix è trainata dai titoli dell’Europa occidentale e dell’Asia-Pacifico. La piattaforma si sta concentrando soprattutto su fornitori di contenuti di comprovata affidabilità in Spagna, India e Corea del Sud. “La saturazione del mercato in Nord America, i crescenti costi delle produzioni e l’impatto persistente degli scioperi di Hollywood hanno spinto Netflix e Amazon ad aumentare gli investimenti all’estero”, spiega Mariana Enriquez Denton Bustinza, ricercatrice senior di Ampere Analysis. “Mentre le piattaforme SVOD sostenute dagli studios tagliano gli investimenti, questi due big raddoppiano la strategia globale diversificata”.
Streamer vs emittenti
Un altro studio di Ampere Analysis, riportato da cineuropa.org, conferma che gli investimenti europei dei player SVOD sono destinati a superare quelli dei broadcaster nei cinque maggiori mercati europei (Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna e Italia), toccando quota 10 miliardi di euro nel 2024, da confrontare con gli 8 miliardi di euro complessivamente spesi dalle emittenti nel 2023.
Le grandi piattaforme, tra cui Netflix, Disney e Warner Bros Discovery, tuttavia, hanno lasciato e lasceranno quote di mercato che rappresentano per le emittenti un’opportunità da cogliere con massima reattività. Serviranno decisioni più coraggiose in materia di committenza, che andranno anche a stimolare il coinvolgimento dei consumatori e gli introiti pubblicitari. La strategia richiede infatti investimenti tecnologici in piattaforme di video-on-demand, espansione delle librerie di contenuti, potenziamento del digital marketing, adattamento dei contenuti al target più giovane.