Che il mercato del conference non sia facile è cosa nota agli integratori: per essere vincenti sono necessarie feature che differenzino il sistema offerto dai modelli della concorrenza.
Beyerdynamic, che fa sua la bandiera dell’alta qualità Made in Germany, negli anni ha progressivamente potenziato la sua line-up conferencing per renderla vincente sul mercato dell'integrazione
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Sistemi wireless
Punta di diamante della produzione Beyerdynamic è il sistema wireless Quinta.
Quinta è tribanda (2.4-5.2 e 5.8 GHz ISM), e permette di impostare lo skip di frequenza no-delay sia in automatico che in manuale, aspetto altamente performante in termini di sicurezza. Oltre ad essere criptato a 128 bit, il sistema permette di assegnare un PIN alle basi, in modo da evitare ascolti non autorizzati di altre basi Quinta non appartenenti al sistema. AVB a bordo.
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Beyerdynamic Quinta, inoltre, è stato recentemente implementato con le unità delegato Quinta TH
Si tratta di una base microfonica con tutte le funzioni dell’unità delegato all'interno di in un conference system (quindi sottostante alla volontà dell’unità presidente), racchiusa in un microfono handset che monta le capsule del pluripremiato Beyerdynamic TG 1000
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Sistemi cablati
Il sistema Orbis (con cablaggio su cavo Cat standard schermato) ora può interfacciarsi con ben tre moduli software ad hoc:
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con il Modulo 1 (Basic) il sistema gestisce tra l’altro le liste di partecipanti al meeting, i quadri sinottici e la dinamica delle code; con il Modulo 2 (Camera Control & Recording) si possono gestire il puntamento delle videocamere e la registrazione del segnale video (il segnale audio si può già registrare in .WAV su SD dalla centrale); con il Modulo 3 (WebCasting Interface) si può creare uno streaming della conferenza e trasmettere metadati inerenti al meeting..
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Ultimo aspetto ma non meno importante, sia Orbis che Quinta permettono l’installazione, oltre ai classici gooseneck, (con lunghezza selezionabile da 27 a 57 cm) dei microfoni ad array Classis RM 31 Q. Le unità dei due sistemi presentano inoltre i caratteri Braille per l’accesso ai sistemi da parte dei non vedenti.
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